Lotito girevole, via la delega ma va in commissione

28/02/2015 alle 10:28.
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IL MESSAGERO (A. ABBATE) -  Il gioco delle due carte di Lotito. Esce dalla porta principale, rientra da quella d'emergenza. Gli è stata tolta la delega per la telefonata registrata col Iodice, mica la possibilità di far parte fra una settimana della nuova Commissione sulle riforme: «La Lega ha il diritto di metterlo dentro. Né il presidente del Coni né il sottosegretario Delrio hanno posto alcun veto – spiega Tavecchio, a margine del consiglio federale – e non gli è stata tolta la delega perché è venuto il ministero. Se ci sono cose da aggiustare, dobbiamo essere capaci noi». I panni sporchi si lavano in famiglia, insomma. E la Figc sarà sempre casa di Lotito: «Non ha mai avuto un ufficio qui – assicura il presidente della Federazione – è del vice presidente vicario Beretta». Chi? Quello che «conta zero», forse per questo il numero uno biancoceleste entrava e usciva come il padrone del quinto piano di via Allegri. Adesso arriva un avviso di sfratto, ma Lotito vuole tornare a occupare presto la sua poltrona. Non ha tolto le sue penne sulla scrivania.

CLAUSOLA Maledetto e inutile tram-tram. Questo finto trasloco per colpa dell'imboscata di Iodice. Il presidente della Lazio ha presentato ieri una querela per diffamazione contro Iodice in procura a Roma. Lotito ha denunciato al procuratore capo Pignatone l'offesa della sua onorabilità nei giudizi espressi («Miseria umana») da Iodice dopo la divulgazione della conversazione privata tra i due: «Noi riteniamo che ci siano dei diritti lesi e quindi di non violare alcuna clausola compromissoria», spiega l'avvocato Gentile. Sarà d'accordo Marotta? «E' assurdo che la Figc abbia dato parere favorevole a Lotito e non a noi». A lui fu impedito a dicembre di adire le vie legali (per frasi altrettanto gravi), “accontentandosi” di vedere il presidente della Lazio solo multato (10 mila euro di ammenda) col patteggiamento. Tavecchio scova un'improbabile differenza: «La denuncia è partita da Iodice, quindi l'altro attore della vicenda può difendersi senza la clausola compromissoria». In realtà, c'è la sua autorizzazione (chiesta e ottenuta in due giorni), altrimenti Lotito avrebbe violato l'articolo 15 e rischiato un anno di . Con tanto di decadenza scontata da consigliere federale. Palazzi ha il certificato Figc, ma già ieri sera impazzava la polemica. 

CONTRATTACCO Furioso, il già “deferito” Iodice, vorrebbe vedere le motivazioni: «Io non ho fatto alcuna denuncia contro Claudio Lotito. Sono solo stato convocato alla Procura di come persona informata sui fatti per un fascicolo che era già stato aperto. E' palese a questo punto la totale violazione della clausola compromissoria. Io avrei dovuto chiedere l'autorizzazione della Federazione per querelarlo e non l'ho fatto». Il dell’Ischia aveva invece portato giovedì a Palazzi alcuni sms, prima dell'interrogatorio di 4 ore: «Vediamoci… Incontriamoci a Roma… Tu sei portato per liti più importanti», l’inizio dei messaggi – definiti da Iodice “minatori” – presentati anche a . La Lazio fa trapelare di avere invece dalla sua parte alcuni scambi registrati dal segretario generale Calveri: «Sto raccogliendo i tabulati telefonici. Mai chiesto di diventare diesse della Selarnitana e dimostrerò anche altro...», assicura Iodice per allontanare qualche malalingua diffusasi in Campania. Accà nisciun è fess. 

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