Caso Lotito, Gravina (cons. Lega Pro): "Un problema che conosciamo tutti da tempo". Carpi e Frosinone: "Regole valgano per tutti"

16/02/2015 alle 12:20.
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RADIO UNO - "Il caso Lotito in realtà è un problema che conosciamo tutti da tempo, non è una scoperta ma solo una formalizzazione. Molti hanno contestato le modalità che hanno fatto emergere questa situazione, ma i comportamenti di Lotito e i suoi metodi li conosciamo tutti, quindi non abbandoniamoci a questa falsa meraviglia". Gabriele Gravina, consigliere federale in quota Lega Pro, si esprime così ai microfoni dell'emittente radiofonica sul caso innescato dalla telefonata fra il presidente della Lazio e il dell'Ischia, Pino Iodice. A chi contesta il fatto che le gravi parole di Lotito siano emerse in una telefonata registrata a sua insaputa dal dirigente dell'Ischia, Gravina ribatte che "Iodice era stanco di subire alcune pressioni, come le subiscono tanti presidenti, e ha proceduto. Non fermiamoci all'aspetto formale e andiamo alla sostanza". Il dirigente parla nel giorno in cui a Firenze va in scena un'importante assemblea della Lega Pro. Gravina guida il fronte dell'opposizione contro il presidente Mario Macalli e il suo alleato Lotito. "Non è l'assemblea che ci aspettavamo e che avevamo chiesto dal 15 dicembre scorso, perché all'ordine del giorno manca sempre l'approvazione del bilancio e la verifica sulla governance sollecitata da tante società. Spero però che ci sarà un confronto vivace ma non rissoso. E' evidente che i toni si sono alzati nelle ultime ore, speriamo che si rimanga nel rispetto delle regole e che qualcuno abbia capito che è arrivato il momento di evitare ipocrisie". Alcune società della Lega Pro chiedono la testa di Macalli dopo la mancata approvazione del bilancio: "Quando si viene sfiduciati con numeri così importanti, prima da 12 club che sono diventati 35 a gennaio, il buon senso vorrebbe che qualcuno presentasse autonomamente le dimissioni. Ma anche chi doveva essere garante del rispetto di questa norma ha voltato la faccia dall'altra parte e questo ha inasprito i toni", sottolinea Gravina, che ha abbandonato l'ultimo consiglio federale in polemica con il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. "Questa assemblea va a toccare interessi di chi in federazione vuole che rimanga tutto come era", aggiunge Gravina, prima di precisare: "Nessuno ha mai chiesto nuove elezioni in Lega Pro, ma una verifica in un'assemblea per capire se esiste ancora la capacità in capo ad alcuni soggetti di rappresentare un mondo. Si chiede solo il rispetto di un diritto che viene calpestato. Non so chi sarà a guidare la Lega Pro nei prossimi mesi ma l'idea di base è quella di iniziare un nuovo modo di relazionarsi su contenuti e soggetti. Non ci sono rivendicazioni di tipo personale, l'auspicio è che le società oggi ci seguano in questo percorso e che si possano tracciare insieme le linee per un orizzonte diverso da quello di oggi".

"Le regole devono valere per tutti, anche per Lotito". E' quanto chiedono in coro Carpi e , due dei club tirati in ballo dal presidente della Lazio nella discussa telefonata con il dell'Ischia, Pino Iodice. "Ci siamo rimasti molto male da queste parole, come anche i tanti tifosi di tutto il calcio italiano", dice il ds del Carpi, Cristiano Giuntoli, ai microfoni dell'emittente radiofonica. "Noi stiamo cercando di lavorare nel rispetto di tutti e vogliamo rispetto. Con il presidente (Andrea Abodi della Lega B, ndr) già ci siamo sentiti, lui ha preso le distanze nei confronti della scelta che aveva e che avevamo fatto mesi fa. E' una cosa talmente grossa che non tocca a noi prendere posizione, ma sicuramente siamo alla finestra per vedere cosa succede", aggiunge il dirigente del club capolista della serie B. Secondo Maurizio Stirpe, presidente del , la vicenda Lotito-Iodice "è la punta dell'iceberg di un malessere che il calcio italiano cova da tempo". "Non si riesce a trovare l'equilibrio giusto nel rapporto di solidarietà fra le leghe e questo fa pensare che si regga sulla potenza e la prevaricazione. Il problema -fa notare- è che quello che pensa Lotito lo pensano in tanti all'interno della Serie A, il resto del mondo professionistico è visto come una inutile escrescenza da togliere. La giustizia sportiva deve punire Lotito? Io ritengo che debba intervenire e valutare, se poi ravvisa comportamenti contrari al rispetto delle regole li sancisca. Le regole devono valere per tutti, anche per Lotito". "Quello che è veramente censurabile è il fatto che un dirigente che riveste un incarico importantissimo in Figc si lasci andare a questi comportamenti", dice ancora Stirpe, che poi manda un messaggio al presidente federale Carlo Tavecchio. "Noi abbiamo appoggiato Tavecchio perché si è fatto garante del rispetto dell'accordo del 2009 che prevedeva la separazione fra la Serie A e la Serie B. Un accordo -sottolinea il patron del - che dal punto di vista economico non è mai stato rispettato dalla Serie A. La valutazione del nostro rapporto con Tavecchio avverrà sulla base degli accordi assunti a suo tempo: se saranno rispettati continueremo ad appoggiarlo, altrimenti no".

 

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