Roma-Palermo, BALDISSONI: "Mai mancato di rispetto a Totti, per noi è un caso chiuso. Decisione di Spalletti condivisa con la società. Discuterà con Pallotta del suo futuro" (AUDIO)

22/02/2016 alle 05:55.
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ROMA-PALERMO: LE INTERVISTE

Queste le dichiarazioni di Mauro ,  della Roma, rilasciate alla stampa a pochi minuti dal fischio d'inizio e al termine della sfida con il Palermo:

POSTPARTITA

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Il rinnovo contrattuale di : aiuterebbe più chiarezza, è d'accordo?
Non sono d'accordo, ha un contratto da calciatore fino a giugno e poi altri 6 con la società. Per continuare come calciatore ne deve parlare con il presidente anche per vedere come si sente. Ne riparlerà con il presidente che tornerà tra pochi giorni. Il contratto è secondario, la presenza di Francesco nella Roma è già certa per i prossimi 6 anni contrattualmente. Francesco fa parte della storia della Roma nel presente, passato e futuro, ora bisogna vedere come continuerà la sua storia se come calciatore, a fianco dell'allenatore, o come dirigente. Sarà una scelta di Francesco se continuare a giocare o meno, ne parlerà con il presidente. A noi non cambia nulla.

Voi lo pensate come ex calciatore?
No, lo pensiamo come calciatore perché ce lo aspettavamo in campo oggi e lo vediamo allenarsi tutti i giorni. C'è un dialogo molto aperto con il presidente e non è cambiato nulla rispetto a quello che si sono già detto a dicembre e si incontreranno tra pochi giorni

ha detto una cosa molto pesante: 'mi si manca di rispetto'. C'è qualche cosa che la società sente di aver fatto? E se non lo sente, perché lo ha detto?
No non è così. Noi il rispetto lo portiamo con convinzione a tutti quanti, figuriamoci se non lo facciamo per il giocatore che consideriamo il più forte della storia del calcio italiano. E' un attestato di rispetto e affetto che gli dimostriamo ogni giorno. Lui ha parlato delle esingenze di essere impiegato, non di mancanza di rispetto da parte della società.

E allora dovete multarlo se ha messo in discussione le scelte dell'allenatore convocando un'intervista, spiegandogli che non si può fare, proprio perché si sente calciatore...
Il punto è corretto dal punto di vista del calciatore, tanto che è stato l'allenatore a gestire la cosa pensando a quello che era meglio per la squadra. Noi abbiamo chiesto a di portarci delle vittorie e di farci vedere qualcosa che non riuscivamo più a vedere e lo sta facendo egregiamente con inoltre delle vittorie. Voleva togliere delle ulteriori distrazioni, penso che si siano già chiariti con Francesco e non c'è bisogno di multarlo. L'allenatore ha deciso di escluderlo dai convocati per garantire più concentrazione e domani sarà regolarmente in campo nell'allenamento

La decisione presa da è stata condivisa dalla società? si è assunto una decisione grande essendo un capitale della società
E' una decisione che spetta all'allenatore perché riguarda una partita. Prima di prendere questa decisione comunque ci ha chiamati e ci ha detto cosa aveva intenzione di fare logicamente. Noi e il presidente siamo di supporto alle scelte dell'allenatore se sono finalizzate a vincere le partite e migliorare il rendimento della squadra e se dipendono dall'atteggiamento mentale della squadra. L'allenatore ha preso questa decisione, ce l'ha comunicate e noi non possiamo che essere d'accordo se lo ha fatto per raggiungere la vittoria

ha cercato di fargli cambiare idea?
Non mi risulta.

Cosa ha pensato stamattina?
Vado a Trigoria perché è importante garantirgli il sostegno in una decisione difficile e che lui ha preso con rammarico. E' stato necessaria prenderla e noi siamo stati con lui a dargli il nostro sostegno

Come vede ?
E' vero. La mia sensazione personale è che Francesco si senta ancora molto un calciatore e si senta ancora molto dentro al campo. Può essere difficile il momento in cui bisogna cambiare il modo di vedersi e cambiare le proprie giornate

Qualcuno delle persone che sta più vicino a Francesco dovrebbe farlo uscire da questa bolla in cui vive da 20 anni?
Intanto devo dire che ci vive benissimo e ci ha portato grandi gioie. Poi credo che comunque sia una questione molto personale e deve essere lui il primo a sentirsi di aver dato tutto quello che può dare. Se si sente ancora in grado di poter dare il massimo è giusto che lo esprima, poi noi siamo contentissimo di averlo dentro e fuori dal campo. La decisione finale la prenderà insieme al presidente ma non viviamo con stress questa situazione. Lui è un grande protagonista del calcio, se in questo periodo riesce a esserlo di meno vive un po' di disagio che ha esternato in questa intervista.

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A ROMA TV

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E' stato un momento di grande gioia e mi sono commosso. Abbiamo seguito il suo dramma, ha vissuto momenti duri. Abbiamo cercato di stargli vicino e siamo esplosi di gioia oggi nel rivederlo in campo e ora lo aspettiamo al cento per cento.

Rosa ampia…
Abbiamo una rosa di qualità, giocarori di profilo internazionale. Li abbiamo insieme per provare a vincere anche se quest'anno abbiamo avuto problemi nei risultati. Con il cambio di allenatore pare andare meglio.

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Per noi è già finita oggi. Francesco si è sfogato in maniera comprensibile. Per noi c'è affetto e rispetto e questo implica il rispettare lo sfogo di un campione che si sente a disagio. Il problema, se mai è iniziato, è già finito.

Una serata da Roma?
Si è creata una piccola tensione. Ha avuto un interesse mediatico normale per quello che rappresenta Francesco. Dobbiamo godere per come ha giocato la Roma e per il ritorno in campo di , che metto al primo posto come messaggi trasmessi stasera.

Il gol più bello stasera?
Non mi va di indicarne uno, mi è piaciuta la squadra. Si è presa dei rischi che nell'ultimo periodo non li ha presi perchè era inibita. Ci sono stati momenti divertenti

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PREPARTITA

A MEDIASET - ASCOLTA L'AUDIO

L’affaire , al momento non esiste una posizione ufficiale della società, fatta eccezione per le parole di . E’ stata una decisione di o della società stessa?
Non c’è da prendere posizioni, è un fatto riservato all’allenatore. ci ha riferito stamattina, con profondo rammarico, che ha semplicemente comunicato  a Francesco che, contrariamente ai suoi piani, non lo avrebbe utilizzato nè portato in panchina. Viste le sue parole di ieri il mister non aveva visto la necessaria serenità e ha cambiato idea rispetto alle iniziali considerazioni. Di conseguenza Francesco è stato lasciato libero di decidere se lasciare il ritiro o meno. E’ stata una decisione presa da con profondo rammarico. Come sapete aveva intenzione di utilizzarlo stasera, come aveva detto ieri.

Una decisione punitiva, quindi?
Non è punitiva, è stata una considerazione sulla serenità del giocatore e del gruppo dopo quelle dichiarazioni, non era per punirlo. Semplicemente ha valutato l'aspetto mentale del giocatore, anche rispoetto al gruppo, dopo il disagio che ha manifestato. Non era per punirlo. Tanto è vero che Francesco è qui allo stadio, finora è stato nello spogliatoio con i compagni. Non c’è nulla di punitivo

Il ruolo della società? Sapevate di questa intervista?
Nessuna regia, sapevamo dell’intervista. Non è che entrano troupe della Rai senza che ce ne accorgiamo. Era stata richiesta in un contesto che riguardava anche il decimo anniversario della Coppa del Mondo del 2006, la Rai ci aveva informato il giorno prima. Non impediamo a Francesco di parlare, ci mancherebbe. E' il nostro capitano

Siete rimasti sorpresi?
Sta vivendo con un po’ di disagio il fatto di essere meno protagonista di quanto è stato abituato nella sua carriera. Comprendiamo il momento di difficoltà, ma per questo cerchiamo di essere a lui più vicini e proviamo ancora più affetto per lui.

Tenterete di ricomporre lo strappo o meno?
Non c’è nulla da ricomporre. Conta la Roma, non possiamo perderci dietro situazioni individuali. Non abbiamo molto da ricomporre, visto che Francesco è venuto qui con la squadra e sarà a disposizioni da domani per gli allenamenti. Come sapete è una parte onorevole e prestigiosa della storia della Roma e la storia implica passato, presente e futuro. Francesco non è scindibile dalla Roma, al di là dei disagi momentanei che comprendiamo perfettamente.

Futuro dirigenziale o ancora in campo?
Questo è quasi secondario, oserei dire. Nel senso che è evidente che dipende dalle sensazioni del calciatore e dalle valutazioni che farà. E’ un tema che abbiamo delegato a Francesco e al presidente, nessuno lo potrà risolvere meglio di loro.

Il segnale che dà la sua presenza allo stadio è importante. Non la vedo così negativa come l'hanno dipinta.
Succederà, ahimè, che perderemo prima o poi il valore tecnico di Francesco in campo ma non intendiamo perdere il suo valore in assoluto. non c'è uno strappo, l'allenatore ha fatto legittimamente una riflessione rispetto alla sua serenità e quella del gruppo e ha cambiato piani. Abbiamo chiesto a di vincere partite e di migliorare la squadra rispetto alle difficoltà che si erano evidenziate. Sono obiettivi che sta perseguendo per ora e molto bene, dobbiamo lasciare a lui queste valutazioni. Ma non c'è nessuna punizione per Francesco.

Ci conferma che sarà in tribuna?
Si, era con me prima nell'area spogliatoi prima che la squadra entrasse in campo per il riscaldamento. Salirà in tribuna per assistere alla partita.

Sorridente?
Assolutamente si

 

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