Stadio Roma, De Angelis (Radio Radicale): "Il M5S lavora a una proposta insostenibile per il club. Ipotesi Fiumicino con tempi più rapidi"

23/02/2017 alle 00:46.
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TELE RADIO STEREO - Andrea De Angelis, giornalista di Radio Radicale, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica romana per parlare delle ultime vicende relative allo . Queste le sue parole:

"Al termine delle riunioni del M5S si è giunti alla decisione che era impossibile, per gli interessi del M5S e non della città, portare avanti il progetto senza spaccare il Movimento. Per loro è molto più proficuo ricompattare il sindaco con la base e le lobby che l’hanno portata ad essere eletta. Si è decisi di arrivare a un ‘no’ mascherato, si vuole che il ‘no’ lo dia la Roma. La proposta, secondo le indiscrezioni, che verrà portata alla Roma venerdì prevede il riposizionamento di alcuni edifici, compreso lo stadio, spostandolo di qualche centinaio di metri per garantire la sopravvivenza delle tribune dell’ex ippodromo, il mantenimento di tutte le opere pubbliche e ovviamente il taglio delle cubature complessive. Si parla del 50% o del 60%, in ogni caso un taglio superiore al 20% sarebbe insostenibile. Tutto questo per potersi sentir dire di no dalla Roma e poter dire poi di aver fatto il massimo per i cittadini e che la colpa è dei palazzinari".

"La storia ovviamente non può finire qui. La società farà sicuramente ricorso al Tar. Le strade possibili per dire no: attaccarsi al vincolo su ed esprimere un parere tecnico negativo. In questo caso c’è poco da fare per i ricorsi, visto che ci sarebbe un parere tecnico, ma su questo fronte le possibilità che l’iter per il vincolo vada a buon fine sono poche quindi è pericoloso per il M5S. Il rinvio di 2 giorni per l’incontro con la Roma è per le verifiche che l’Avvocatura sta facendo. La seconda possibilità è il ritiro della delibera di pubblico interesse. In questo caso i proponenti possono fare ricorso al Tar e, se non dovesse andare a buon fine, al Consiglio di Stato. Sono ricorsi, per processi di questa entità, piuttosto veloci, si possono risolvere in poco più di un mese. Senza esito favorevole si chiuderebbe la battaglia per lo stadio e si aprirebbero le vie giudiziarie per il risarcimento danni, che invece è tutt’altra faccenda, ci vorrebbero anni e su questo si rincorrono pareri legali contrapposti. Anche su questo i 5Stelle stanno giocando, per non assumersi la responsabilità penale della vicenda. Del resto la strategia comunicativa di tutti i componenti del M5S è chiara: si è passati dal “vedremo” al “si allo stadio, no a tutto il resto”. Le notizie che ci sono arrivate in queste ore, di questa proposta irricevibile da inoltrare alla Roma, che faccia saltare tutto e attribuire tutta la responsabilità alla Roma e non alla sindaca, mi sembra ormai nei fatti. E mi sembra difficile tornare indietro rispetto alle dichiarazioni delle ultime ore. La strada è tracciata, a meno che non succeda qualcos'altro”.

“Il Governo sta già intervenendo, ma per trovare un’uscita d’emergenza, visto che in questo momento storico il PD non è in grado di trattare con il M5S. Il Ministro Franceschini sembra che non voglia intervenire sul vincolo a , anche in questo senso la Roma paga una contingenza politica non favorevole. So in particolare che il ministro Lotti, che ha preso a cuore la vicenda, sta mediando e avrebbe trovato una soluzione, che può sembrare fantascienza. Non è un’idea della Roma e non so se la società ci stia riflettendo, ma c’è una proposta del PD e del Governo di offrire gli spazi del comune di Fiumicino, sostanzialmente a 4 km dall'area di . Un’area che non avrebbe bisogno della Legge degli Stadi, il piano regolatore prevede già la realizzazione di cubature necessarie per comprendere l’opera. E l'area non è sottoposta ad alcun vincolo, è già tutto verificato e scritto su carta. Qualora ci fosse la volontà politica, presentando un progetto alternativo e rimodulato, si approverebbe tutto in 30 giorni, senza passare per la Regione e per la Conferenza dei Servizi. Sarebbe un’ipotesi che il Governo proporrebbe se gli eventuali ricorsi a Tar e Consiglio di Stato dovessero andar male. Con un’area del genere si arriverebbe entro 6 mesi a costruire. La domanda di fondo però è questa: avrà interesse a fare una cosa del genere?”.

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