LA SFIDA NELLA SFIDA: Florenzi vs Insigne

31/10/2014 alle 16:15.
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LAROMA24.IT (M. M.) - “Lorenzo è un genio, giocare con lui è molto facile. E’ ancora più forte di Higuain”. Alessandro parlava così, lo scorso 15 ottobre 2013 dopo il pari per 2-2 contro l’Armenia allo Stadio San Paolo, dell'amico e compagno di Nazionale Lorenzo Insigne. Stessa classe anagrafica, quella del ’91; diversa classe dal punto di vista tecnico ma con la medesima voglia e applicazione al lavoro, sin dai primi passi mossi nelle rispettive giovanili di Roma e . Sabato a Fuorigrotta si incontreranno di nuovo dopo due carriere scandite da ritmi simili e destini sovrapponibili.

DALLE GIOVANILI ALLA B COL BOEMO SULLA STRADA – : Nel 2010/2011 vince il campionato Primavera da capitano dei giallorossi con 22 presenze e 14 gol, guadagnando l’esordio nella squadra dei grandi nel maggio 2011, contro la Sampdoria. Nella stagione successiva viene mandato a fare esperienza in Serie B con il Crotone dove colleziona 37 apparizioni, 11 realizzazioni e 2 assist che gli consentono la chiamata nell’Under 21 di Ferrara e il ritorno nella capitale agli ordini di Zdenek Zeman.
INSIGNE: L’esordio in Serie A avviene prima rispetto ad Alessandro, a Livorno, nel gennaio 2010. Tra le esperienze di Lega Pro alla Cavese e a Foggia (dove ad allenarlo c’era proprio il boemo), Lorenzo comincia a far parlare di sé nel dei sogni con Immobile e Verratti, sempre con Zeman: 38 presenze, 20 gol, 14 assist.
Così i due sull’attuale tecnico del Cagliari: “Zeman è una persona di poche parole che quando parla, però, è sempre molto chiaro. Si fa capire bene e poi il suo tipo di gioco mi diverte ed esalta caratteristiche di giocatori come il sottoscritto”, affermò nel gennaio 2013 a tuttomercatoweb.com. “ Zeman ci ha insegnato tanto, siamo quello che siamo grazie a lui: i movimenti che ci ha insegnato lui omai sono parte del nostro patrimonio e per la loro imprevedibilità possono essere un’arma in più anche in Nazionale", le parole dell’attaccante partenopeo.

IL PRIMO PALCOSCENICO IN A – Riportato a Trigoria dopo l’esperienza a Crotone, viene schierato 39 volte nella stagione 2012/2013, prima da Zeman, poi da Andreazzoli che lo impiega quasi sempre a partita in corso: 4 gol e 5 assist il primo bottino nel calcio dei grandi. Simile il percorso di Insigne con Walter Mazzarri: nel 2012/2013 viene impiegato 38 volte ripagando la piazza con 5 reti e 7 assist.

CON GLI ALLENATORI STRANIERI RENDONO DI PIU’ – Con gli arrivi di e Benitez i due svestono i panni di “promesse del calcio nostrano”, ormai stretti per calciatori già entrati nell'orbita nazionale e considerati fondamentali nello scacchiere tattico dei due rispettivi allenatori. Si inizia a parlare di e Insigne come due esterni d’attacco atipici, simili nell’applicazione in campo, utilissimi in fase realizzativa e di servizio al compagno, oltre alla mole di lavoro nella fase di ripiegamento difensivo: per l’approdo in Italia del mister francese corrisponde a 43 presenze, 6 gol e 9 assist (Coppa Italia inclusa). Per Insigne, invece, le cose vanno ancora meglio se considerata la concorrenza di gente del calibro di Mertens e Callejon: 46 apparizioni, 6 gol e 13 assist (compresa la ).

NOVE PRESENZE NELL’ATTUALE CAMPIONATO – Simile anche il percorso che stanno portando avanti nell’attuale stagione, dove è la Roma- differentemente dalla passata annata - ad essere impegnata nella principale competizione europea. 9 le presenze in campionato per tutti e due, 2 gol e 1 assist per e 1 gol e 2 assist per Insigne. Il giallorosso non è però riuscito a incidere nei 192’ minuti in cui è stato chiamato in causa nelle gare di . Insigne, invece, ha disputato solo 80’ nell’andata/ritorno delle Qualificazioni alla competizione, gare che hanno consegnato l’accesso all’Atletico Bilbao.

NAZIONALE – Pressoché identico, infine, il cammino in maglia azzurra. Rocca li sfrutta nella sua Selezione Under 20, quando i due avevano 19 anni: 4 volte , 5 Insigne, che segna anche un gol. Con Ciro Ferrara 18 apparizioni per il giallorosso che colleziona 5 gol, 15 presenze per l’attaccante del che sigla 7 reti. Poi Prandelli che a 21 anni li fa debuttare schierando 7 volte il giallorosso (1 gol), 6 il compagno (1 gol): nella rete di , un colpo di testa che trafigge il dell’Armenia, entrò proprio Insigne a confezionare l’assist, lo stesso che poi è stato chiamato in causa nella spedizione in Brasile per una sola volta. “Beato lui”, potrebbe dire che ha assistito al Mondiale durante le vacanze con la sua compagna.
Ho avuto il piacere di conoscere Alessandro, e ho visto che è davvero un ragazzo genuino, bravo e pieno di sentimenti sani": ora c’è ad occupare la cattedra da Ct. I due allievi sanno quanto il maestro non sia tipo che si perde tra codici etici e scelte ipocritamente deontologiche. Dovranno conquistare la sua stima per provare a continuare le due carriere sulla stessa lunghezza d’onda. Quella dei grandi calciatori, beniamini delle loro rispettive piazze.

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