LA SFIDA NELLA SFIDA: Destro vs Okaka

25/10/2014 alle 18:35.
destro-okaka

LAROMA24.IT (Damiano Frullini) – Professione: centravanti. Accezione che nel calcio moderno sta venendo sempre meno, ma che Mattia e Stefano Okaka incarnano alla perfezione. Grande occupazione dello spazio e senso del gol per il primo, ottima difesa del pallone e facilità di progressione per il secondo: i due si ritroveranno l'uno contro l'altro sabato allo stadio Marassi per confermare quanto di buono fatto vedere in questa prima parte di stagione.

PREDESTINATI - Che fossero due 'predestinati' lo si intuiva già agli esordi. , classe '91, ha vinto tutto ciò che c'era da vincere a livello giovanile: arrivato all'Inter nel 2005, conquista due scudetti con Giovanissimi e Allievi prima di diventare il bomber della squadra Primavera e vincere il Torneo di Viareggio nel 2008. Due anni dopo chiuse la stagione da capocannoniere con 18 gol. Okaka, classe '89, non fa nemmeno in tempo a finire un campionato con gli Allievi (11 gol nelle prime 11 gare stagionali) che, grazie al suo fisico statuario, fu subito promosso in Primavera da Alberto : scelta più che azzeccata che portò la Roma a vincere il campionato di categoria nel 2005. Okaka fu anche il più giovane marcatore della storia del Torneo di Viareggio, andando a segno contro il Bayern Monaco.

ESPLOSIONE DEFINITIVA – Il 'salto' nei grandi ha però tradito l'attaccante di Castiglione del Lago che fino a questa stagione non è mai riuscito ad imporsi in Serie A: "Okaka ha buttato sei, sette anni. Adesso può diventare uno dei più forti attaccanti d'Italia", ha sentenziato il suo tecnico Sinisa Mihajlovic qualche settimana fa. L'inizio di campionato è stato incoraggiante: subito un gol alla seconda giornata, ma soprattutto un grande lavoro per la squadra e uno spirito di sacrificio che ha portato la Samp al terzo posto in classifica. Per il discorso è diverso: dopo le buone parentesi al e al Siena è arrivato a Roma dove, prima da Zeman e poi da , non è mai stato considerato un titolare fisso. Strano perchè quando parte dall'inizio segna sempre, o quasi: 29 presenze dal 1' con la Roma, 22 gol. Le critiche gli sono arrivate anche dall'interno (vedi e lo stesso ), ma lui ha sempre risposto sul campo: miglior media gol del campionato scorso (uno ogni 93 minuti) e già 3 gol in 6 presenze nella stagione in corso.

LA NAZIONALE – Numeri che non hanno permesso a di partecipare all'ultimo Mondiale in terra brasiliana e che, almeno per ora, non gli bastano per essere considerato un punto fermo nemmeno della Nazionale di (prima ci sono Zaza, Immobile, Pellè e addirittura Giovinco). Per Okaka la maglia azzurra è ancora lontana ("Se non mi convoca, non perdo il sonno"), ma l'ultima apparizione del ct a Marassi per seguire il derby di Genova è più che un indizio. Una curiosità lega i due centravanti: fece l'esordio con l'Under 21 di Casiraghi nel settembre del 2010 subentrando proprio a Stefano Okaka. I due, un mese più tardi, segnarono entrambi nel 2-0 sulla Bielorussia che non bastò però per la qualificazione agli Europei di categoria. E' così improbabile pensare di vederli ancora vicini con la maglia della Nazionale?

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