ROMA-BRIGHTON: le pagelle. DE ROSSI "Maestro d'orchestra" 8 - DYBALA "Marziano" 7,5 - SVILAR "Uomo ragno" 7

07/03/2024 alle 21:21.
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LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Vincere per non disperdere l'entusiasmo e per inseguire il sogno di tornare nelle fasi finali dell'Europa League, questa era la missione affidata a mister Daniele De Rossi e ai suoi ragazzi. Missione compiuta. I giallorossi hanno vinto un'altra volta, hanno vinto anche in campo europeo e contro uno degli avversari più temuti da De Rossi, l'amico geniale De Zerbi, come ha voluto definirlo lo stesso ex numero 16. La gara presentava diverse insidie, ma la Roma ha messo in campo tutti gli strumenti utili per superare l'esame, addirittura andando oltre ogni più rosea aspettativa. Brilla ancora la stella di Dybala, fra colpi di tacco e giocate utili e, soprattutto, un altro gol, pesantissimo. Spicca di nuovo Svilar, che evidentemente ama le notti europee e decide di riprendersi la scena.

SVILAR 7 - "Tu non puoi passare", urla il portiere giallorosso a ogni singolo giocatore del Brighton. Si oppone con due interventi prodigiosi su Welbeck, uno con una parata da calcio a 5, poi continua a confermarsi intervento dopo intervento. Uomo ragno.

CELIK 7 - Una vera e propria lancia sulla destra, una spinta perpetua condita da giocate che spingevano spesso a guardare il nome dietro la casacca. Pendolino.

MANCINI 7 - Resiste alle sgasate di Adingra, regge agli urti di Welbeck, chiude con il lucchetto la retroguardia e poi si spinge di là, allungandosi quel tanto che basta a spingere la palla in rete. Schivata e gancio.

NDICKA 6,5 - Regale nelle uscite e sempre attento in marcatura. Esce a caccia di palla e avversari fin quando il perimetro non è sicuro.

SPINAZZOLA 7 - Scatta a 88 miglia orarie e torna indietro nel tempo, mettendo in campo una prestazione di livello altissimo. Si scambia con El Shaarawy senza lasciare punti di riferimento e punge a ogni occasione. DALL'82' LLORENTE 6  - Gestisce.

CRISTANTE 7 - In campo a un certo punto erano almeno in due. Come un'ombra si muove al primo passo in avanti di Celik e mette le tende in zona, prendendone possesso. Quando le acque sono finalmente calme, si fa trovare in area per il gol che chiude il match. Tuttocampista. 

PAREDES 7 - In difesa è sempre nel posto giusto al momento giusto, non lascia mai sguarnita la propria zona di competenza, ma è palla al piede che dà il meglio di sé. La traiettoria che spedisce Dybala in porta è una lezione per i registi del futuro. DAL 72' BOVE 6 - DDR vuole plasmarlo come mediano basso e questa sera è stato il primo atto. Soffre le pressioni alte del Brighton, poi entra nel vivo del match.

PELLEGRINI 7 - Con il 7 tutto si tiene. Si abbassa in costruzione e segue ogni ripartenza per offrire corsie e soluzioni, arrivando sempre primo sulle palle contese (quante botte prese). Equilibrio e geometrie: compasso.

DYBALA 7,5 - Alla collezione delle ultime partite, fra magie da fermo e meraviglie in movimento, mancava giusto il movimento sulla linea del fuorigioco da 9 di altri tempi. Forse è il caso di sfogliare la lista delle giocate più difficili. L'utile e il bello si incontrano nel suo mancino e danzano producendo arte. Marziano. DAL 72' BALDANZI 6 - Crescono i minuti, per il resto c'è tempo.

LUKAKU 7 - Incudine quando la squadra deve appoggiarsi a lui per riguadagnare l'altra parte del campo, martello quando un avversario commette l'errore di dargli una mezza chance. Romelu non perdona. DALL'88' AZMOUN S.V. - Caricamento.

EL SHAARAWY 7 - Come una molla scatta e si ritrae a seconda dei movimenti di Spinazzola. Vede uno spiraglio e proprio lì fa passare la palla, per il gol di Mancini. Al bacio. DALL'88' ZALEWSKI S.V. - Si mette a disposizione.

DANIELE DE ROSSI 8 - A vedere giocare questa Roma sembra di sentire il canto degli angeli. Manovra, giocate, azioni e prestazioni a cui sarebbe stato difficile credere qualche tempo fa. Altra partita, altra vittoria, questa volta contro l'amico geniale De Zerbi, surclassato da ogni punto di vista: gara strategicamente perfetta e lo si vede non solo davanti, ma anche nella capacità di soffrire quando necessario. La squadra lo segue. Maestro d'orchestra. 

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