ROMA-FIORENTINA: le pagelle

31/08/2014 alle 01:35.
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LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Dov'eravamo rimasti? Intensità, pressing, possesso palla, combinazioni rapide: come se fosse stata messa in freezer da giugno, la Roma si ritrova nonostante il cambio di stagione. Un'ora da "7", una mezz'ora finale da "5,5", nascosta comunque dalla possibilità di sostituire calciatori senza cali di qualità.

Il primo gol e il primo "man of the match" dell'anno è di , che sfonda lo 0-0 con una percussione e poi, cosa ben più difficile, fa segnare Gervinho. rovina la serata di Babacar, Ashley Cole delude chi già pensava di organizzarne i funerali.

7,5 - Un'ora di ferie extra, poi piomba sulla scena come una rockstar: vola e gode senza freni inibitori alla traversa di Ilicic, blocca in prima persona Babacar ed esce ad anticipare Gomez in arrivo verso di lui. Con immancabile, ma necessaria, secchiata di insulti ai compagni.

6,5 - Dopo mezz'ora del primo tempo ruba gli scarpini a e s'invola in area come neanche al brasiliano è più concesso immaginare. Poi si rimette con il secchio e la cazzuola a gettare cemento sulla sua corsia, la più trafficata dai viola.

6,5 - La faccia non inganni: il galateo in campo è un'arte sconosciuta al greco che fa conoscenza con Gomez piantandogli una ginocchiata sul muscolo. Per il resto fa da camicia di forza su Babacar che stanotte, sul viale di casa, probabilmente si volterà per guardarsi le spalle. DAL 67' 6,5 - Quando entra lui, il pallone gira tra i piedi della e il suo contributo è forzatamente minimo. Poi, negli ultimi minuti, da la dimostrazione che si può essere fondamentali anche nel recupero. Basta averne le qualità.

ASTORI 6 – Sembra avere un settaggio differente rispetto ai compagni: il pressing alto della Roma obbliga ad alzare la linea difensiva ma lui tende a rimanere sempre più dietro lasciando campo alla . Succede due volte: sulla prima nessuno se ne accorge, sulla seconda deve correre .

COLE 6 – Entra in campo con un fantasma di 184 centimetri, quanto quelli di Holebas, sulle spalle. Nel primo tempo è pigro nella fase offensiva ma alla lunga migliora.

7,5 – Musica, maestro: usa interno, esterno e suola del piede come fossero la stessa cosa. E’ divino quando si innalza dal centrocampo con la palla legata al piede e lo sguardo sugli dei.

7 – Come sempre, più di sempre è lo scudo romanista. Quando trasloca in difesa, il vento sbatte le finestre del centrocampo romanista.

7,5 – Assomiglia a braccio di ferro: non ha un fisico colossale eppure quando si carica riesce a sfondare la prima linea da solo. Sprigiona tutti i cavalli nell’azione del gol, incredibilmente lucido e preciso nell’assist della seconda rete.

6,5 – Commovente l’impegno. Gli esce il fumo dalle narici per le volte che percorre la fascia. La giocata preferita, rientrando da destra sul sinistro, non gliela concedono più facilmente. Troverà presto via alternative. DAL 76' SV – Il ruolo da comprimario non lo stimola a sufficienza.

TOTTI 6 – Qualche tocco dei suoi basta a far accendere tutte le luci dell’Olimpico. Non abbastanza, comunque, per gli standard extra-lusso ai quali ha abituato. DAL 70' SV – Nel momento in cui entra, gli attaccanti romanisti sono utili più in pressing che palla al piede.

GERVINHO 7 – Come al solito, servirebbe una pergamena per riassumere la sua partita. Il luna park ha riaperto.

6,5 – Presenta quattro nuovi acquisti in formazione, una difesa organizzata all’ultimo ma i semi della scorsa stagione continuano a fiorire. A differenza dello scorso anno, ora, non resta mai senza armi per cambiare il senso della partita.

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