Stadio: l'eredità scomoda che imbarazza il Comune

07/08/2020 alle 14:50.
stadio-della-roma-tor-di-valle

Con il passaggio di testimone al vertice della Roma, l'attenzione si concentra ancor di più sul secondo snodo fondamentale del futuro giallorosso: l'impianto di proprietà. Con Virginia Raggi che ha già annunciato il proseguimento dell'iter «noi continuiamo ad andare avanti».  Ma resta l'incognita sui tempi, anche perché in Campidoglio i dubbi sulla nuova opera all'interno della maggioranza M5S sul progetto non si sono cancellati. E alcuni ambienti pentastellati non nascondono imbarazzo nel portare ancora avanti il progetto. Di certo la realizzazione del nuovo stadio ha già richiamato l'interesse dell'immobiliarista ceco Radovan Vitek, pronto a rilevare le società con cui la Roma aveva programmato di costruire l'impianto. E le due operazioni, nelle intenzioni di Vitek, dovrebbero andare praticamente di pari passo. La road map immaginata dai promotori (e dalla prima cittadina) prevede l'approvazione delle delibere necessarie in assemblea capitolina a settembre (in particolare la convenzione urbanistica) per poi, una volta esaurito l'iter amministrativo con il nuovo passaggio alla Regione Lazio, avviare i lavori nella prossima primavera. Una soluzione che tra l'altro permetterebbe alla sindaca di porre la prima pietra dello stadio in piena campagna elettorale per la tornata di Amministrative del 2021.

(Il Messaggero)

Clicky