Volantini in Nord: identificati 2 ultrà, ma non c’è reato

21/08/2018 alle 13:17.
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IL MESSAGGERO (E. BERNARDINI) - Filmati di diverse telecamere e la firma “direttivo Diabolik Pluto” sul volantino distribuito sabato sera all’Olimpico prima della sfida contro il ora sono al vaglio della procura. La di Roma ha svolto le indagini preliminari. Due gli ultras identificati, d'altronde c’è la loro firma in calce. Gli investigatori hanno inviato tutti gli atti dell’informativa alla Procura che ora avrà il compito di stabilire se si ravvisino reati. Il nodo è accertare se quelle frasi, in cui si invitavano le donne a posizionarsi non prima della decima fila della Curva Nord, definendola come un «luogo sacro» vissuta dagli uomini come «una trincea», configurino la discriminazione razziale (fattispecie che non è espressamente contemplata nella legge Mancino). Difficile che il procuratore aggiunto Francesco Caporale possa ravvisare un reato soprattutto perché non esistono denunce da parte di qualcuno che sia stato minacciato ad allontanarsi dalle prime file. Tradotto con ogni probabilità il tutto verrà archiviato in pochi giorni.

L’INVITO DI SUOR PAOLA Contemporaneamente, come atto dovuto, anche la procura della Figc ha acquisito gli atti. Il Pm Giuseppe Pecoraro studierà le carte che si è ritrovato sulla scrivania recapitate direttamente della procura di Roma. Anche in questo caso è quasi impossibile ipotizzare qualsivoglia reato. In questi giorni deciderà se aprire un fascicolo o no. Nell'eventualità che l’inchiesta ci sarà la società Lazio, che si è prontamente dissociata, non rischia nulla. Questione “sminuita” anche dal commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini: «Il volantino dei laziali all’Olimpico? Credo che sia una battutaccia estiva. Quando tutti parliamo di uno stadio che deve tornare ad essere accogliente, ad ospitare le famiglie, si propone di ghettizzare delle persone. Mi sembra davvero una sciocchezza». Sull’argomento è intervenuta anche Suor Paola, storica tifosa della Lazio: «È assurdo dire che le donne non possono andare in curva Nord. Nella prossima partita in curva, se non possono andare altre donne ci andrò io. È una cosa che mi trova un po’ spaesata, non me l’aspetterei da nessuno e tantomeno dai miei amici Irriducibili -dice suor Paola ai microfoni del Tg Rai Lazio-. Come si fa dall’oggi al domani a dire cose del genere? Poi voglio ricordare che anni fa c’è stata tutta una campagna e si sono formati gruppi di donne tifose di tutte le squadre, sono stata io insieme ad altre persone a lanciare questa iniziativa. Oggi mi sembra una cosa assurda che si dica che le donne non possono andare in curva Nord».

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