Il ponte dei Congressi si fa anche senza stadio: ecco i fondi in Bilancio `

31/07/2018 alle 14:12.
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IL MESSAGGERO (S. CAN.) - L'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti non c'è: è out per una febbre altissima in ospedale, e così tocca direttamente alla sindaca Virginia Raggi presentare il maxi emendamento approvato in giunta (e oggi in Aula) che prevede uno «sblocca cantieri» per la città e soprattutto ridà una spinta al Ponte dei Congressi. Dunque, anche se lo stadio della Roma a è bloccato in attesa di verifiche interne dopo l'inchiesta e gli arresti, l'infrastruttura decisa dal Governo Berlusconi e finanziata dal Cipe va avanti. A co-finanziarla ci sarà anche il Campidoglio con 28 milioni di avanzi di amministrazione, per realizzare la viabilità accessoria e le banchine del Tevere nell'area del Ponte dei Congressi e l'adeguamento del Ponte della Magliana. Nel maxi-emendamento sono presenti infatti 151 milioni di euro di maggiori entrate vincolate. Si tratta di fondi statali dedicati quasi interamente, 144 milioni, alla realizzazione del ponte che dovrà sorgere all'Eur, considerato tra le opere di mobilità fondamentali per lo stadio anche se non sufficiente, secondo quanto emerso anche dalle intercettazioni dell'inchiesta su Luca .

GLI ALTRI FONDI - Nella breve conferenza stampa nella sala della Piccola Protomoteca, Raggi nemmeno lo cita. Ma si concentra sui «125 milioni di investimenti» spuntati nel faticoso maxi-emendamento approvato in giunta dopo una mezza giornata di strappi e urla con la maggioranza del M5S. «Sono tutti nostri, il nuovo ministro (dell'economia Giovanni Tria, ndr) finalmente ci ha concesso la possibilità di usare l'avanzo per gli investimenti». Ripartono i cantieri con 58 milioni per le infrastrutture, di cui 20 per le strade e oltre 17,5 per trasporti e mobilità sostenibile. Sulle strade gli interventi riguarderanno via Collatina, via Palmiro Togliatti, viale Marconi, via Salaria, via Boccea, via Ostiense. Saranno previste anche le manutenzioni straordinarie delle fermate della metro A e B per i sistemi antincendi, poi riqualificazione delle aree verdi, più corsie preferenziali e parcheggi. Tra i fondi raggranellati, sono spuntati anche i proventi dell'ormai mitologico rocchetto di nichel purissimo, che le amministrazioni da Marino a oggi si rimbalzano. E finalmente sembrano essere stato venduto per 16 milioni di euro. Sempre Raggi ha annunciato l'accordo tra l'amministrazione capitolina e i sindacati che porterà alla pubblicazione di un bando per la formazione di una graduatoria unica del personale supplente e scolastico. Obiettivo: stabilizzare le maestre dei nido e degli asili. Andrea De Priamo capogruppo di Fdi in Campidoglio, attacca: «Raggi continua a farsi aiutare dal Governo, ma almeno riuscirà a tappare qualche buca?». Giulio Pelonzi (Pd) fa notare: «Non si è mai visto un maxi-emendamento di giunta di tali dimensioni, che supera la portata stessa dell'assestamento proposto in origine: il vecchio bilancio era uno specchietto per le allodole».

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