Opinionisti e allenatori: ecco i finalisti 34 anni dopo

01/05/2018 alle 14:00.
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IL MESSAGGERO (B. SACCA') - Quel che sappiamo dei giocatori della Roma del 1984 è che, per sempre, rimarranno una compagnia di eroi mancati. A tenerli uniti in ogni tempo sarà il ricordo di un destino comune, e spietato; come fossero naufraghi scampati giusto per una casualità. Molti di loro in giallorosso han- no vinto il campiona- to dell’83, certo: ma, a pensarci bene, la gioia legata allo scudetto quasi stinge nella malinconia intrecciata alla notte nera del 30 maggio dell’84. Eroi mancati, si diceva. Come pezzi di una scacchiera inclinata già in partenza, quella sera hanno giocato una partita segnata, mossi dalla mano di un destino beffardo. Sono passati 34 anni. Non di rado, però, accade di vederli riuniti in qualche evento, per lo più commemorativo: e quel che brilla agli occhi è soprattutto l’amicizia che li annoda, forse l’ombra di sentimento, o la sofferenza taciuta ma viva, fissata a quella sera. Nel dispiacere, d’altronde, si sono scelti per una vita e quel resistere insieme al tempo è probabilmente una tardiva vittoria sulla rabbia o, chissà, un modo di vendicarsi.

È chiaro che ognuno, poi, abbia dovuto costruirsi un futuro: perché la carriera di un calciatore dura il tempo di un arcobaleno e condensa in appena vent’anni il vortice di una carriera di cinquanta. Così Franco Tancredi fino a poche settimane fa è stato il dei portieri dello Jiangsu Suning, in Cina, mentre a Sebino Nela, Ubaldo Righetti, Odoacre Chierico – assistente di senior nella Primavera – e Ciccio Graziani viene naturale raccontare il calcio in radio e televisione. Piace pure a Roberto Pruzzo, che però ora è anche il direttore sportivo del Como in Serie D. Particolare, al contrario, è la strada che si è costruito Michele Nappi, il della Roma finalista: è il proprietario di un’agenzia di viaggi a Perugia. Di Dario Bonetti va annotato il cammino internazionale: ha allenato ovunque: dall’Ungheria alla Romania e allo Zambia. E Falcao? Come Toninho Cerezo, fa l’allenatore in Brasile, sia pure con poveri risultati. Mark Strukelj, poi, è il vice di Attilio Tesser: lo ha seguito ovunque, anche a Cremona fino all’esonero piovuto la settimana scorsa. Ovunque? Ovunque. Al contrario Bruno Conti non ha mai lasciato la Roma e adesso è responsabile delle Academy in Italia. Mancano il capitano, Agostino Di Bartolomei, e l’allenatore, Nils Liedholm. Loro, davvero, mancano a tutti.

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