Dzeko e Kolarov il ponte sulla Roma che vince

21/03/2018 alle 12:07.
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Fossero nati una sessantina d’anni prima, magari Ivo Andric avrebbe speso qualche pagina del suo «Ponte sulla Drina» per tratteggiare la profondità dell’amicizia tra Edin Dzeko e Aleksandar Kolarov, un bosniaco musulmano e un serbo ortodosso, stretti da quel ponte immaginario che univa prima Manchester e ora Trigoria. (...)  e Kolarov si cercano come fratelli. Non c’è compagno da cui Edin abbia ricevuto più passaggi, forse sarà perché Aleksandar quando alza la testa si fida soltanto di lui: 96 passaggi tra campionato e Champions, di cui solo 18 sono cross, il resto sono preghiere all’amico affinché l’azione scorra nella maniera giusta. E il feeling è ovviamente corrisposto. Nainggolan a parte (per una questione di vicinanza), è a Kolarov che ha trasferito il pallone più volte: 56. (...) Sul braccio di Aleksandar c’è un tatuaggio con una scritta: «Tutte le strade portano a Roma». E infatti per la vita ha più o meno lo stesso piano di Edin: fermarsi a vivere da queste parti, una volta smesso di giocare. Prima, però, insieme vogliono togliersi lo sfizio di vincere in giallorosso, dopo esserci riusciti in Premier. E magari spaventare il Barcellona, dal quale sono stati eliminati due volte agli ottavi di (...).

(gasport)

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