Fred nel cuore. E Guardiola può aspettare

21/02/2018 alle 14:18.
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(...) Ad stasera sembrerà di fare una di quelle rimpatriate da ex compagni di classe. Lo Shakhtar è da sempre una colonia brasiliana, ritroverà un pezzo di gioventù passata all’Internacional di Porto Alegre, ritroverà Patrick, Taison e, soprattutto, Frederico Rodrigues Santos, detto Fred. Erano amici, erano i due gioiellini delle giovanili, hanno mantenuto le promesse. Solo che Fred ha dovuto reinventarsi per affermarsi del tutto: ora è un centrocampista centrale tosto, diligente e ispirato in regia che tutti ammirano e che tanti vogliono.

Fred è nato a Belo Horizonte, è cresciuto calcisticamente a Porto Alegre. Poi è finito, appunto, a Donetsk e ora sta a Kharkiv, che insomma non hanno il clima migliore del mondo e non sono Londra o Rio. A Donetsk ha vissuto pure il terrore della guerra (non ancora finita, anche se non se ne parla) tra miliziani filo russi e le forze governative ucraine. (...) Fred non è stato tanto fortunato nemmeno con i controlli antidoping. Nel 2015 fu squalificato un anno. Ma è stato fortunato a trovare l’allenatore giusto: Mircea Lucescu. Perché da esterno era bravo, sgusciante, creava pericoli, ma segnava davvero poco e l’ex mago dello Shakhtar pian piano l’ha trasformato in un centrale coi fiocchi. E guarda caso è già promesso sposo al Manchester City di Guardiola.

(gasport)

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