Uno Stadio per la città - Il futuro a Tor di Valle

08/12/2017 alle 16:06.
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«Il futuro dello sport passa da impianti moderni, funzionali, a disposizione di tutti. Accanto alla Roma per il nuovo Stadio della Roma». Non sono parole nostre, ma del Credito Sportivo, la banca pubblica per il sostegno allo sport e alla cultura, che su  ha voluto commentare l'approvazione del progetto del nuovo stadio martedì scorso. Parole importanti che arrivano in un momento in cui l'euforia da stadio ancora contagia la città ma sembra aver già terminato il suo effetto sul titolo in borsa della Roma. [...] Eppure non si placa la voce dei contrari, che continua a gridare allo scandalo per gli interventi che le casse pubbliche dovranno sostenere a garanzia della effettiva fruibilità dell'opera. «Sullo stadio per la Roma a è immorale dare un centinaio di milioni di euro a  e » ha dichiarato l'esponente di Sinistra Italiana ed ex candidato sindaco della Capitale, Stefano Fassina. Il riferimento ovviamente è al famoso Ponte di Traiano. Occorre ricordare in questo senso che l'opera al momento non risulta essere prevista, e che anche in caso venisse realizzata, cosa altamente probabile onestamente, questa andrebbe a beneficio non solo dello stadio e del business park, ma di tutto il quadrante della città. [...]

Niente di nuovo quindi, e soprattutto niente che abbia a che fare con lo stadio. Tutti gli interventi che il pubblico dovrà sostenere andranno a vantaggio dei cittadini, come pure ribadito in queste ore un po'da tutti gli esponenti politici coinvolti, più o meno direttamente, nella Conferenza dei Servizi. [...] Un progetto questo, che secondo uno Studio di Impatto Economico e Sociale prodotto dalla Facoltà di Economia dell'Università Sapienza, avrà una ricaduta sulla città di Roma pari a circa due volte e mezzo quello prodotto da EXPO 2015 su Milano e superiore del 68% di quello generato dal Giubileo della Misericordia. [...]

[...] Resta ora da sciogliere il nodo dei tempi. Il della Roma Mauro  ha parlato di prima pietra a maggio, da altre parti si legge non prima del 2019. La realtà dei fatti ci dice che questo aspetto presenta ancora innumerevoli variabili, per cui fare una previsione realistica appare alquanto complicato. L'ipotesi di non è assolutamente peregrina, ma pecca di un eccessivo ottimismo. I lavori potrebbero iniziare nella prossima primavera solo se tutto, ma veramente tutto, procedesse spedito senza la perdita di un solo giorno. È invece più probabile che l'avvio della fase di costruzione avvenga qualche mese dopo, molto probabilmente tra la fine della prossima estate e l'inizio dell'autunno. [...]

(Il Romanista - A. De Angelis)

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