Giacomelli, la Figc indaga

19/12/2017 alle 15:25.
giacomelli-arbitro

IL TEMPO (G. CHERUBINI) - Gli errori arbitrali durante Lazio-Torino, l’espulsione di Immobile per una “finta” testata a Burdisso e il rigore non concesso ai biancocelesti per il tocco con la mano in area di . La società s’è fatta sentire più volte, la banda Inzaghi non ha ancora smaltito la rabbia, sul banco degli imputati c’è sempre il signor Giacomelli da Trieste. Secondo indiscrezioni – come riportato ieri sera dall’Ansa – oggi la Procura Figc aprirà un fascicolo per prendere in esame l’immagine apparsa su del direttore di gara insieme a . Il canale social ovviamente era stato prontamente chiuso subito dopo la sfida contro i granata. In mattinata dunque il Procuratore Pecoraro dovrebbe riunirsi con il suo ufficio per analizzare la questione. Ma facciamo un passo indietro, la pagina Jack O’Melly era riconducibile all’arbitro di serie A? Purtroppo sì, la notizia è confermata e verificata con attenzione, nel 2013 se n’è discusso addirittura pubblicamente: «Che abbia una punta di esibizionismo lo si capisce dal compiacimento di utilizzare (agli arbitri è concesso a patto che non trattino l’argomento calcio). Aveva un profilo celato sotto un maldestro pseudonimo (Jack O’Melly)». Il calcio era tra gli argomenti principali trattati dal signor Giacomelli, tanto da piazzare in bella vista una foto coperti na che lo ritraeva insieme all’ex capitano della Roma. Oltre a svolgere la professione di arbitro, Giacomelli è proprietario del Café Rossetti, un bar all’interno dell’omonimo teatro di Trieste. E alla vigilia del match di tra Roma e CSKA Mosca del 17 settembre 2014, sul web uscì fuori un’altra foto di .

La Lazio aveva parlato di malafede, il portavoce del club Arturo Diaconale si era sfogato subito dopo il match: «Siamo indignati per una serie di comportamenti ripetuti che danneggiano la squadra e alimentano il sospetto che ci sia un disegno per azzopparci. La tecnologia è uno strumento interpretato dalle persone. L’interpretazione non è corretta, una volta può essere in buona fede. Alla seconda anche. Ma alla terza è malafede. Tre indizi sono una prova, e qui siamo al quarto episodio. E’ ingiusto che vengano penalizzati dei professionisti in maniera così irregolare. Qua purtroppo c’è un problema legato al fatto che la Lazio evidentemente dà fastidio. Ce lo dicano così giochiamo solamente in Europa League. Questo non è il primo episodio, ma uno che ne segue tanti altri. Sempre con qualche tenore e con qualche interprete ricorrente. Così si rischia di compromettere il campionato».

Nell’ultima giornata di campionato Giacomelli è rimasto a riposo (forzato), troppo evidenti gli errori commessi all’Olimpico per dirigere immediatamente un’altra partita: «Perché non hanno rivisto il rigore al video? E poi – si chiedeva il giorno dopo Lazio-Torino il designatore arbitrale Nicola Rizzoli – perché Giacomelli non ha ammonito Burdisso, che pure provocava Immobile? Se avete dubbi, rivedete gli episodi». Una “punizione” però destinata a durare soltanto un paio di giorni, il fischietto friulano infatti sarà impegnato negli ottavi di Coppa Italia come addetto alla Var nella sfida tra Atalanta e . Nuovi sviluppi dunque sono attesi a breve, le indagini dovrebbero partire nelle prossime ore.

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