Mancini: «Roma, ricordi la mia notte?»

08/03/2017 alle 14:35.
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Amantino Mancini, ex esterno brasiliano protagonista della vittoria della Roma a Lione nel 2007 con uno splendido gol, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

I doppi passi. Li ha mai contati?
«Certo. Otto».

Quante volte l’ha rivisto?
«Trecentoduemila volte».

Il migliore della sua carriera?
«Ah no, quello è stato il primo che ho fatto in Italia. Nel derby. Colpo di tacco al volo».

E’ più facile adesso di dieci anni fa eliminare il Lione?
«Non ci sono dubbi. Quello era uno squadrone. Per me la Roma passa il turno ed è la favorita per vincere l’Europa League. Spero che succeda, anzi, perché ho i tifosi nel cuore. Di più, tifo Roma anche da quaggiù, dal Brasile».

Perché allora la lasciò, solo un anno dopo il gol di Lione?
«Nel calcio può succedere di separarsi. So che la gente ci è rimasta male, qualcuno mi diede del traditore, ma la verità è che il mio trasferimento all’ mise tutti d’accordo. Anche la Roma, che aveva bisogno di soldi e fece una plusvalenza incredibile: a un anno dalla scadenza del contratto venni pagato 13 milioni più bonus. Tanto. Di sicuro non fui io a chiedere di andare via».

Con la Roma di oggi ha rapporti?
«Con soprattutto. So che è stato il suo compleanno, quindi gli mando attraverso quest’intervista gli auguri. Ogni tanto lo sento e lo ringrazio, perché è stato il miglior allenatore della mia carriera».

Resterà alla Roma, ?
«Sì. Dove volete che vada?».

(corsport)

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