Quante stelle per Totti: Maradona, Messi e Bolt. I 40 anni di Francesco e un mondo di auguri

28/09/2016 alle 13:42.
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Per rompere l’imbarazzo, ieri si è alzato prestissimo, sbarcando per primo a Trigoria, verso le 8.20, quasi per evitare di arrivare con il plotone di abbracci già pronto a sommergerlo. Il regalo dei compagni è stato una maglietta con su scritti 40 aggettivi che lo descrivono come persona, e un «Sei uno di noi» ben in vista.

Nelle interviste di giornata Francesco ha ripercorso un po’ tutta la sua storia calcistica. «Scudetto a parte, il momento più emozionante di questi 40 anni è stato quello dell’esordio: da lì è partito tutto. Il compagno che ho amato di più? Candela, che tuttora frequento, anche se mi sarebbe piaciuto giocare con Falcao e Cerezo. Di certo non ho mai cacciato un allenatore, né l’ho fatto mai venire. C’è stato un momento in cui ho rischiato però di andare via, è stato subito dopo lo scudetto, quando sono stato vicinissimo ad andare al . Avevo bisticciato con il presidente, lui non voleva mandarmi. Poi la famiglia e gli amici stretti mi hanno fatto capire che tante cose che ho qui a non le avrei trovate». Planando poi anche sull’attualità: «Ci sta mancando la continuità di risultati, la voglia di far vedere che questa squadra è pronta per grandi traguardi. Ma è ancora settembre, non aprile. Se troviamo quella continuità lì siamo vicini a e . Un regalo? Mi toglierei dieci anni, credo che tra 30 e 35 anni sia l’età migliore per un calciatore. Piola? Raggiungerlo è un obiettivo, anche se so che sarà praticamente impossibile. Mi piacerebbe però segnare un gol nella finale di Europa League, questo sì. Gli auguri di ? Fanno piacere, ma non so se riuscirò ad accontentarlo davvero».

Già, gli auguri di , uno che con ha un rapporto di simpatia e messaggini: «Spero tu possa giocare ancora due anni. Ti ho sempre ammirato, ancora di più da quando ti conosco». Un altro graffio d’affetto da parte di una leggenda calcistica, una dolcezza che fa il paio con quella che ha regalato poco dopo Diego Armando Maradona: «Al picco della sua carriera era il giocatore numero uno al mondo». Detto dal Pibe de oro fa effetto, altro che. Ed allora non c’è neanche da sorprendersi se gli auguri a Francesco siano arrivati anche da altri monumenti sportivi, uno su tutti proprio Usain Bolt: «Buon compleanno, da una leggenda all’altra. È stato un onore incontrarti».

(gasport)

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