Nuove voci su soci cinesi. Rabbia Pallotta: «Ridicolo»

30/09/2016 alle 13:30.
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IL TEMPO (A. SERAFINI) - La Roma con gli occhi a mandorla? No grazie, almeno per il momento. Dopo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, è costretto ancora una volta a smentire le voci sulla possibile cessione di una parte del pacchetto azionario dell'AS Roma ad un gruppo di investitori cinesi.

Nello specifico, il presidente americano ha preferito bloccare sul nascere la voce rilanciata dalla Reuters nel pomeriggio su un ipotetico negoziato in corso per la cessione di una quota del club giallorosso con la conglomerata cinese Evergrande Group. «Non ho mai, mai, mai parlato con Evergrande o con altri in Cina - la replica di alla stessa agenzia - non stiamo negoziando con nessuno. Sono soltanto speculazioni ridicole». D'altronde, dopo aver ammesso pubblicamente di lasciare una porta aperta a chi dimostrerà interesse per una futura entrata nel progetto stadio, l'attenzione dei media (e di chi continua a proporre nuovi investitori alla proprietà romanista) si è focalizzata soprattutto sull'idea, finora mai presa in considerazione, che il gruppo americano capitanato da sia interessato anche a cedere una quota considerevole del club. Due discorsi che a Boston viaggiano su binari differenti, salvo ripensamenti futuri. Nel frattempo trascorrerà gli ultimi giorni europei a Londra (presente anche Franco Baldini) per dedicarsi più che altro nella ricerca di aziende disposte a sponsorizzare il marchio giallorosso. Negli ultimi tempi (almeno in questo ramo) alcuni gruppi cinesi si sono fatti avanti, per poi scomparire nel nulla dopo i primi contatti preliminari.

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