Senza De Rossi e Nainggolan, ma con Florenzi, Digne, Iago Falque e soprattutto Edin Dzeko. Per la gara contro la Sampdoria del suo amico Vincenzo Montella, Luciano Spalletti recupera il suo numero 9, che sta attraversando un periodo difficile. «Lo serviamo male - le parole del tecnico - e non gli diamo palle che lui può giocare, lo dobbiamo sostenere di più e meglio. Fisicamente è una belva, quando si hanno giocatori con queste qualità l’azione deve cominciare da lui».
Lo stesso centravanti bosniaco, in un’intervista sul sito della società, spiega la sua astinenza, che in campionato va avanti dal 21 novembre (gol su rigore a Bologna) e in generale da tre giorni dopo, nel 6-1 rimediato a Barcellona. «Non mi sono mai prefissato - le sue parole - un numero di gol. Se potessi scegliere, opterei per la formazione con due punte. Segnare è il mio lavoro, ma è più importante che la squadra vinca le partite e conquisti dei trofei. Mi piacerebbe vivere allo stadio le sensazioni che ho vissuto il giorno del mio arrivo, non le dimenticherò mai».
(corsera)
