La Roma resta a mani vuote

26/04/2015 alle 14:43.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Roma resta terza anche quando la Lazio non gioca: la sconfitta contro l'Inter, la quarta in campionato, adesso può diventare decisiva nella corsa per il secondo posto. Il 2 a 1, gol di Icardi nel finale, sintetizza la stagione giallorossa. Il centravanti, non Doumbia, fa sempre la differenza.

FORMULA SPREGIUDICATA - , con le scelte iniziali, è come se si fosse rivolto contemporaneamente al suo gruppo e all'Inter: la Roma non si può permettere altri passi falsi. Dentro, quindi, più giocatori di qualità. E assetto offensivo, quasi sbilanciato. Il tridente è inedito: con , ecco e Gervinho, per la prima volta insieme dall'inizio. ha ancora spazio da terzino e si riprende il posto a centrocampo. Mosse che non sono, però, servite.

ANCHE IL PROFETA - Gli ex laziali continuano, dunque, a incidere nella corsa al secondo posto, aiutando la formazione di Pioli: domenica scorsa Reja, con l'Atalanta, si è preso un punto all'Olimpico, evitando il possibile controsorpasso: a San Siro, invece, ha colpito Hernanes, complicando la gara della Roma, e al resto ha pensato Mancini. Stop e gran sinistro del brasiliano dal limite, con Holebas e gli altri difensori di utili solo a coprire la visuale a . La rete del brasiliano, a digiuno dal 19 ottobre, è almeno servita a svegliare il gruppo giallorosso. Che ha conquistato campo, prendendosi l'iniziativa e lasciando ai rivali giusto qualche contropiede. ha avuto subito sul sinistro la palla del pari: palo a colpo sicuro, dopo aver sfruttato il rimpallo in area nerazzurra.

CORI, OFFESE E BUU - Anche al Meazza il pubblico fa la solita brutta figura. Se dal settore occupato dai tifosi della Roma si sono sentiti ancora i cori contro i napoletani e gli insulti per il presidente Pallotta, nella curva opposta gli ultrà dell'Inter si sono distinti per gli ululati razzisti quando è stato ammonito Yanga Mbiwa per un'entrata su Icardi (21') e, in alcune fasi di gioco, anche a Gervinho e . Nella prima parte, tanto per non guastare, anche l'espulsione di Romeo (34'), ex arbitro e ora nerazzurro: Orsato ha cacciato l'ex collega, troppo vivace nelle proteste.

ASSETTO LUNGO - Nainggolan guida l'assalto, ma i giallorossi sono lenti nella manovra e faticano, come al solito, a presentarsi al tiro. Il 4-3-1-2 dell'Inter è sicuramente più compatto del di : a parte Icardi, in 9 si sacrificano sotto palla. Mancini, nella circostanza, rinuncia al possesso palla. Il gol di Hernanes lo ha agevolato, anche se poi i suoi giocatori non sono riusciti a ripagare con le ripartenze. Sfruttate male fino all'intervallo. Anche perché la Roma si spacca in due tronconi: davanti restano e i due esterni e Gervinho, a volte anche che, recuperato in extremis, cerca di non sprecare troppe energie.

CAMBI DECISIVI - Icardi fa cilecca in avvio di ripresa, quando non sfrutta due contropiede quasi in solitudine. interviene per tenere in corsa la Roma: fuori e dentro nel 4-3-1-2. avanza da trequartista e va a incidere. Prima regala la palla del pari a che spara alto, subito dopo la offre a che di firma l'1 a 1. Le altre sostituzioni, però, le azzecca Mancini che, per tornare a vincere dopo due mesi e mezzo in casa (ultimo successo l’8 febbraio), comincia con Kovacic per Brozovic e continua con Shaqiri per Guarin, quando il collega mette il confuso per .
Ma la mossa decisiva è Podolski per Gnoukouri nel finale. Il campione del mondo regala l'assist per Icardi che punisce
: 2 a 1 e gol numero 17 per il centravanti. La Roma, 2 punti in 3 partite, si affida nel recupero a Doumbia. Che è ancora fermo a zero gol. Non bisogna aggiungere altro.

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