Toro mata Toro: «Avanti così ed è scudetto»

10/11/2014 alle 08:35.
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GASPORT (D. STOPPINI) - Fanno 11, un’altra squadra, una Roma intera. La vecchia Roma, forse quella 2.0, del post Bayern. Comunque un primato, di quelli che agli allenatori fanno tanto piacere. e gli ultimi iscritti al club da ieri sera, gli altri è bene metterli in fila: , , , , , Gervinho, , , . Il totale fa 11 marcatori diversi: nessuno in Serie A ha fatto altrettanto, dopo 11 giornate. È l’altra strada giallorossa, nelle ore in cui Tevez faceva a fette la difesa del Parma e Higuain mandava all’aria i piani della . Pareva il giorno dei grandi attaccanti, la Roma al bivio ha scelto diversamente. Chissà, magari un gol avrebbe migliorato l’umore di , non esattamente felice nell’uscita dal campo. Magari pure quello di , che sperava di giocare ma ha perso pure la Nazionale.

La risposta E invece no. E invece per un giorno i centravanti hanno fatto da contorno. Oppure da assistman, come con , un greco per rialzare la Roma. E già che una delle battute che girava a Roma negli ultimi tempi recitava così: «Non si può giocare a calcio con tre greci». Vallo a dire a , specialista in...ospedali di campo. Un suo gol alla Sampdoria – gennaio scorso – rialzava la Roma dopo la batosta subita dalla . Un suo gol, piattone col in corsa e via, ha acceso un Olimpico che aveva quasi paura di riassaporare la Roma, vai a sapere che squadra ti ritrovi davanti. «Abbiamo giocato bene contro una squadra forte. Ma l’importante sono i tre punti, dobbiamo giocare sempre così perché vogliamo lo scudetto. Per me l’importante è la Roma, sono contento per il gol ma lo sono anche per Kevin che è tornato in campo.Sono un professionista, devo essere sempre pronto, la Roma è una grande squadra e voglio sempre vincere».

Libro Cuore e fatica L’ultimo del club è , davvero l’immagine dell’anti Tevez. Il contrario in tutto: anti personaggio, poche copertine ma tanti titoli per i suoi allenatori. Lo capisci da come parla: «Vittoria e bella prestazione, il massimo. Il mio gol? Sono solo uno della squadra, non un giocatore fondamentale ». Del suo rapporto con Guardiola è stata scritta un’enciclopedia, si limita semplicemente a non farlo uscire più dal campo. Non è uomo da gol, il suo controllo e sinistro va però incorniciato per precisione. E poi il maliano si è aperto in un festeggiamento da libro Cuore, perché un cuore dedicato ai tifosi ha disegnato con le mani, prima di baciare la maglia per il suo primo gol in A. Ha chiuso la partita con la coscia destra fasciata, colpa di un affaticamento: a rischio il suo viaggio in nazionale. Benedetta sosta

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