L’appello di De Sanctis “Mai più tragedie come quella di Ciro”

01/11/2014 alle 10:14.
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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - E' statotanti anni a , ed è uno dei pilastri dello spogliatoio romanista. Per questo Mogan si è esposto provando a contribuire con le sue parole ad abbassare il livello d’allerta che si respira intorno alla gara di oggi pomeriggio. «Dobbiamo recepire il messaggio della madre di Ciro Esposito e far si che una tragedia simile non succeda più». Il torna titolare dopo il turno di riposo che gli ha concesso contro il Cesena, e il suo auspicio è che oggi pomeriggio, al San Paolo, i giocatori non siano condizionati. «In questi casi la responsabilità non può essere solo di noi calciatori, ma di tutti, addetti ai lavori e tifosi. Non si può infatti pensare che dei comportamenti anche fortemente agonistici sul campo possano essere scintilla di atti di delinquenza. Per me questa non è un’associazione ragionevole in una società civile. La partita si fa tra giocatori che vogliono primeggiare». Mantenere il primato in classifica, è questo l’obiettivo della squadra giallorossa, che in extremis ha recuperato , mentre Astori dovrà restare fermo una ventina di giorni per una lesione di primo grado al bicipite femorale. «Vogliamo realizzare quello che ha detto qualche giorno fa in conferenza stampa — continua perché quello era un pensiero condiviso con lo spogliatoio. L’allenatore non è impazzito, andando in conferenza a dire “vinceremo il campionato”, prima ne avevamo parlato insieme».

Guiderà l’attacco anti-, . Il capitano non ha perso l’occasione per inviare anche lui un messaggio prima della temuta sfida. «Spero che sia una festa di sport senza alcuna violenza. Da padre e da uomo voglio dare un abbraccio pieno di calore a tutte le famiglie che sono state colpite da lutto nel calcio e nello sport. Penso alla famiglia De Falchi, a quella di Ciro Esposito, ai Sandri e a quella di Stefano e Cristian».

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