Ricorso respinto. La Roma resta ancora senza Destro

18/04/2014 alle 10:26.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - Per capire come sarebbe finita, bastava interpretare (ma nemmeno troppo) la faccia dell’avvocato Mauro , all’uscita degli uffici della Corte di Giustizia Federale di Via Campania. «Aspettiamo», si era limitato a dire il romanista, ma già si era intuito che il ricorso contro la per tre giornate, inflitta a Mattia con la prova televisiva per l’episodio con Davide Astori nel corso della gara contro il Cagliari, non sarebbe stato accolto. E infatti così è stato. Il centravanti giallorosso, che non si era presentato davanti ai giudici ma aveva preferito rimanere a Trigoria ad allenarsi, sarà costretto a saltare le gare contro (domani), Milan (25 aprile) e Catania (4 maggio). Tornerà a disposizione di per la penultima di campionato, contro la , ma forse quel giorno lo scudetto sarà stato già assegnato.

Per l’ex attaccante del Siena è un colpo durissimo, perché lo costringe a fermarsi per un mese proprio nel momento probabilmente migliore della sua carriera, in cui aveva cominciato a segnare con una continuità che hanno solo i più grandi attaccanti europei. È’ un duro colpo anche per le sue ambizioni azzurre. La lo ha già costretto a saltare i test fisici programmati da Prandelli, a cui hanno partecipato attaccanti come Berardi e Zaza, che hanno zero possibilità di andare in Brasile: Mattia di possibilità ne avrebbe tante e il c.t., proprio durante lo stage, ha parlato benissimo di lui, lasciando intuire che la porta resta aperta, ma sicuramente sarebbe stato un bene per tutti se non fosse stato costretto a rimanere fermo in un periodo in cui, con molte squadre che hanno raggiunto i risultati stagionali, per gli attaccanti è più facile arrotondare il loro bottino personale.

Quello di rimarrà per altre tre giornate a quota 13 reti, la prima delle quali è stata realizzata proprio contro la , esattamente un girone fa: era l’8 dicembre e Mattia rientrava in campo dopo un lunghissimo calvario, successivo all’operazione ad un menisco. Alla è legato un altro bel ricordo, il gol al Franchi lo scorso anno in Coppa Italia, che permise ai giallorossi di passare il turno in una gara che è passata alla storia come l’unica in cui Zeman ha fatto giocare una sua squadra con la difesa a tre. Resta la questione giuridica. «Puntiamo all’annullamento totale della . In caso contrario l’episodio farà giurisprudenza», aveva dichiarato l’avvocato .

La Roma non ha voluto commentare la sentenza, ma filtra grande sconcerto: i punti su cui era costruita la memoria difensiva - la non applicabilità della prova televisiva per un episodio già giudicato dall’arbitro e il fatto che il colpo di non avesse il requisito della condotta violenta - non sono stati valutati sufficienti per annullare la . Da oggi saranno in molti quelli che si armeranno di video registratore e cominceranno ad inviare segnalazioni. Come reagirà la procura federale?

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