Sabatini difende Piris «Per favore, non uccidetelo»

17/09/2012 alle 09:23.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Walter Sabatini difende la Roma. A trecentosessanta gradi. Spetta al ds che, oltre ad aver scelto personalmente Zeman, si è sempre preso la responsabilità, nel bene e nel male, di ogni operazione di mercato. Di questo e di quello dell’anno scorso. Protegge il boemo e soprattutto Piris. Si coccola

 

 
Sospira davanti al primo ko in campionato: «E’ successo l’imponderabile: due gol in un minuto è difficile subirli. E la squadra ha perso la fiducia, anche per qualche parata di Agliardi. Non è stata una giornata fortunata, ci mette in una situazione imprevista. Ora bisogna valutare i pro e i contro di questa gara e quello che può avvenire in futuro». Entra nei dettagli: «L’incubo è iniziato con il primo gol, ma qualche segnale si era già colto. Può esserci stato un rilassamento. Bisogna trovare la forza di gestire la partita. La prima sconfitta è dolorosa, ma alcuni segnali dati dai giocatori ci risollevano La squadra è ancora da registrare, ma dobbiamo considerare quella del primo tempo. Nel secondo ho notato un calo nervoso, non ci sta che determini il cambiamento del risultato. Ci penserà l’allenatore».
Da non mettere in discussione: Zeman sarà il nostro allenatore: perché è nostro preciso convincimento che con lui si raggiungeranno i risultati prefissi, è inutile attaccarlo. Non centra niente la filosofia zemaniana con questa partita, abbiamo gestito male una parte di gara. Non è un buon allenatore per sessantacinque minuto, le cose che si sono verificate in campo dovranno essere rimediate. Zeman non va in campo non gli si devono attribuire nè le vittorie nè le sconfitte, la Roma è la Roma. Questo risultato non aiuta un processo di crescita che era in corso. Dobbiamo preparare bene le tre partite che ci saranno e recupereremo».
 
Dedica ampio spazio alla giornata negativa di Piris: «Andrà gestito come tutti quelli che sbagliano. Era stato tempestivo in tutto quello che ha fatto, puntuale in difesa facendo anche due diagonali importanti. Sul colpo di testa c’è un concorso di colpa di tutta la difesa, nel secondo gol una bella combinazione degli avversari, lì ha una parte di responsabilità ma non vorrei uccidere il giocatore. Vedremo le decisioni del mister. Nei settanta minuti prima del gol, che non è sua responsabilità, ha fatto molto bene, anche nel sostegno all’azione offensiva. Credo che sia stato condannato più dal secondo gol, ha subito ingenuamente un triangolo. Deve essere forte, come tutti, non ci dobbiamo inginocchiare per una sconfitta». si fa forza: «Non ci consola, ma si sono viste cose buone, da registare e tenercele per il futuro: la condizione di e la partita prepotente di Lamela che speriamo trovi la continuità. Marquinhoslo vedo bene. Ha personalità e forza, ci tornerà utile».

 

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