KEYWORDS: Il derby, Ranieri e Kipling

17/04/2010 alle 17:46.

LAROMA24.IT - La location è quella della sala stampa di Trigoria. Claudio Ranieri ha da poco preso posizione dietro la scrivania per raccontare di fronte ai giornalisti presenti, ansie e pensieri alla vigilia del derby che vale il primato nazionale oltre che cittadino.

Kipling tratta il tema della vittoria e della sconfitta nel componimento "Se", ispiratogli dalla morte prematura del figlio maggiore, in cui decanta  "Se incontrerai la vittoria e la sconfitta e li tratterai da impostori entrambi", ennesima ipotetica di un componimento che si sublima negli ultimi tre versi quando si legge "Se saprai riempire un minuto con sessanta secondi, la Terra sarà tua e tutto quello che contiene. E, più importante, sarai un Uomo, figlio mio"

Ma quel Kipling citato dal Sor Claudio per spiegare le sensazioni della sua squadra a poco più di ventiquattr’ore dalla stracittadini, chi è?

Rudyard Kipling nasce a Bombay, nel 1865, ma nel 71’ è già in Inghilterra con la sorella, qui Holloway si occupò della loro educazione, ma i suoi maltrattamenti avranno sempre un forte ascendente sulle future opere di Kipling. Dopo esser passato per Cina, Giappone e California, si stabilì a Londra, dove divenne la voce più importante dell’imperialismo britannico. Arriva il matrimonio con Caroline e il poeta di Bombay due anni dopo, nel 1894, pubblica “Il libro della giungla” e l’anno successivo “Il secondo libro della giungla”. Lo scoppio della Grande Guerra incrina la fama del poeta del colonialismo, così Rudyard comincia a svolgere il lavoro di corrispondente dal fronte, ma lo scenario della Prima Guerra Mondiale è anche quello che ospita il dramma familiare, con la morte del primogenito John nella battaglia di Loos. Dal tragico evento scaturiscono una serie di componimenti dedicati al figlio scomparso. Dopo una prima notizia falsa sulla sua morte, alla quale rispose con straordinaria ironia: “Ho appena appreso di essere morto dal vostro giornale: non dimenticate di cancellarmi dalla vostra lista di abbonati”. , si spense nel 1936.

Fulcro per la successiva esplosione della fantascienza, i famosi "libri della giunga" di Kipling sono tuttora alla base delle attività svolte dagli scout più piccoli. Scelta non casuale quella di Ranieri che forse negli spogliatoi avrà scomodato nuovamente il poeta caricando la squadra con l’aforisma “Abbiamo quaranta milioni di ragioni per fallire, ma non una sola scusa”.

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