#GiornataMondialeDelGiuramento

22/03/2019 alle 19:17.
giuramento

LR24 (AUGUSTO CIARDI) - Ogni giorno una giornata mondiale. Ci stiamo abituando. Un sevizio al telegiornale, un hashtag che diventa virale. Giornata mondiale dell’amicizia, della poesia, giornata mondiale della pesca subacquea, della meditazione. Istituiamone una sul giuramento. Comincio io.
Giuro di avere visto giocare bene Nzonzi. In Premier League, nella Liga. Non è mai stato un campione, e al Mondiale 2018 era un comprimario, ma in una nazionale di fenomeni. In cui lui era un buonissimo centrocampista affidabile, chiedere a Deschamps.

Giuro di avere visto giocare bene Karsdorp. Lo giuro. Non è quello che difende sulla fascia peggio di Piris, quando la Roma lo ha comprato era davvero un emergente esterno di difesa punto di forza del Feyenoord che, anche grazie a lui, si intromise fra Ajax e PSV vincendo l’Eredivisie. Andava disciplinato in fase difensiva ma giuro che non è quello che “basta che metti il cross dalla parte in cui deve difendere lui ed è gol sicuro”.

Giuro che Kluivert va solo inquadrato, e non bocciato dopo una manciata di partite. Giuro che se fate uno sforzo di memoria anche voi ricorderete che Mourinho, al termine della finale di che il suo United vinse contro l’Ajax, si diresse verso l’olandese per complimentarsi con lui.

Giuro che , Marcano e Juan Jesus non sono così scarsi come sembrano da otto mesi a questa parte. Chiaro che non siano la reincarnazione di Beckenbauer e Vierchowod, e che di loro si può anche fare a meno, ma provate a mettergli davanti centrocampisti dinamici, in un contesto che preveda la fase difensiva. Oppure immaginate Beckenbauer e Vierchowod nella Roma di quest’anno, senza filtro: soffrirebbero pure loro.

Giuro che Cristante ha mostrato soltanto il cinquanta per cento del suo valore. E che se gli cambi ruolo anche più di una volta a partita e gli chiedi di cantare, portare la croce e dirigere, avrai soltanto un centrocampista con la labirintite calcistica e non il miglior mediano apprezzato da tutti nella scorsa stagione.

Giuro che Olsen sapevamo non fosse , ma anche che non è l’insicuro spilungone che vediamo da un paio di mesi: provate voi, a meno che non siate gli eredi di Buffon, a mantenere nervi saldi e sicurezza perenne dopo tre quarti di stagione passati a contare almeno sei volte a partita le azioni di attaccanti avversari che si presentano davanti a voi, da soli, indisturbati, per dei vis-à-vis terrificanti.

Giuro che un tempo Under giocava a pallone. E pure bene. Anche se fra un infortunio e una ricaduta, lui come altri compagni di squadra, spesso ce li siamo dimenticati, massacrati nei muscoli come manco si allenassero vestiti da cavie per sfamare rottweiler che scambiano le loro gambe per succulenti bocconcini.

Giuro di avere quasi perso le speranze per Schick, nella giornata mondiale del giuramento non si può mentire.
Ma giuro che, qualificazione o meno in , questa squadra andrebbe rafforzata e non rivoluzionata, perché non è tutta da buttare. Lo giuro.

In the box - @augustociardi

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