22 novembre 1907 - 110 anni fa la nascita di Guido Masetti "che fu primo portiere"

22/11/2017 alle 23:51.
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Uno delle più belle coreografie della storia della recitava: “figli di Roma, capitani e bandiere, questo il mio vanto che non potrai mai avere”. Ed al centro di quella bellissima composizione di immagini e colori c’era un volto di un che non era figlio di Roma, ma che ha saputo essere una bandiera. Il volto in questione è quello di Guido Masetti. Nato a Verona il 22 novembre del 1907, il “primo ”, come narra la canzone di “Campo Testaccio”, ha saputo entrare nei cuori dei romani, quando nel lontano 14 giugno 1942 ha alzato al cielo assieme a compagni divenuti leggende come Amedeo Amadei, il primo scudetto della storia giallorossa. Quindici gli anni passati con la maglia della Roma sostanzialmente tatuata addosso, ma soprattutto 339 partite giocate con la squadra della capitale.

Non era di certo un tipo tranquillo l’estremo difensore. Angelino Cerretti, primo e storico massaggiatore dei giallorossi disse di lui: "Un tipo come il nostro Guido non mi è più capitato fra le mani. Un cuore grosso così e un attaccabrighe da non temer confronti. Ne faceva di tutti i colori, si vestiva da cuoco, girava per le strade di Vienna con una pesante catena di ferro al collo, metteva a subbuglio i locali notturni dove passavamo le serate dopo le partite andate bene, combinava ogni sorta di scherzi ai suoi compagni, litigava con tutti e tutti gli volevano un gran bene. Ed è stato davvero uno dei migliori portieri italiani".

Masetti dunque incarnava lo spirito e l’animo di una Roma e di un’Italia che di lì a poco avrebbe passato giorni non proprio indimenticabili. Lasciato il calcio giocato, Guido ha allenato i lupinel 1955, ma soprattutto dal ‘43 al ‘45, durante la seconda Guerra Mondiale, vincendo un Campionato Romano, data la sospensione della Serie A. Le fortune da allenatore però non sono state poi così tante, anzi, a dire la verità quasi nessuna, se non un campionato dilettanti vinto sulla panchina del Colleferro, nella stagione 1954/1955. Con la nazionale Masetti ha avuto un rapporto particolare, solo due le presenze ma altrettanti mondiali vinti, seppur da riserva. L’unica vera storia d’amore Masetti dunque l’ha avuta con la Roma, o meglio, con la città di Roma. Città nella quale “il che non faceva segnareha scelto di spegnersi in un freddo 27 novembre del 1993.

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