Nazionale, DE ROSSI: "Le critiche? C'è gente che non distingue un pallone da una noce di cocco..."

20/06/2016 alle 21:08.
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torna a parlare. Il centrocampista della Roma, ora impegnato all'Europeo con la Nazionale italiana, interviene in conferenza stampa dal ritiro di Montpellier. Questo il suo intervento:

Quella contro l'Irlanda non è una partita inutile, arriveremmo comunque primi, ma è una gara di spessore. Noi butteremo un occhio a quelle dell'altro girone, giochi o no, non lo sappiamo. Importante chiudere a nove punti. Anche per chi non ha giocato spesso finora. Noi siamo calciatori, anche un po' egoisti, speriamo che chi non ha giocato finora possa essere protagonista nelle prossime gare

Vi siete stancati di essere considerati solo aggressivi e non talentuosi?
Bisogna avere il giusto equilibrio nel giudicare e criticare. Siamo una squadra senza individualità che ruba l’occhio, senza Hazard o Ibrahimovic. Abbiamo altre qualità che tante altre squadre più blasonate non hanno. Una grossa compattezza, un grosso gruppo. Tante squadre hanno delle stelle, mentre qui c’è grande equilibrio tra qui gioca e chi subentra. Non è stato neanche negativo che non avessimo tutte le luci puntate su di noi, ora c’è più attenzione.

Un commento sulle elezioni amministrative?
Non ero sorpreso del risultato, era nell'aria. Faccio in un in bocca al lupo a Virginia Raggi e chi lavorerà con lei, Roma ha bisogno di una rinascita e vivendo nel centro storico me ne sono reso conto, in bocca al lupo.

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Quando parlavo delle nostre qualità mi sarei spostato su di lui, perché significa equilibrio e organizzazione, cosa che poi in campo pesa più di un giocatore pronto nell'uno contro uno, a fare rovesciate oppure gol. È un vantaggio rispetto alle nazionali. Non sentiamo nostalgia anzi, è abbastanza presente come figura. Non ci interessa di ciò che sarà il suo futuro, lo sappiamo ancor prima dell'inizio di questa avventura. Non è un tecnico che poteva rimanere molti anni in Nazionale, è un animale da campo, sarei stato sorpreso del contrario. Io sono un giocatore forte ma le stelle sono altre, anche il palmares parla per una stella. I gol di , visti in tutto il mondo, se lo sono anche meritati. Quando lo facciamo io oppure Eder se ne parla, ma gli altri è giusto che abbiano un credito diverso.

A Coverciano avevi detto di ammirare, per corsa e resistenza, il lavoro di . Ora hai la sensazione che duri tanto questa forza che il ct vi ha dato? I tuoi cambi nel finale?
Era già tutto chiaro dal ritiro, si vedeva la stanchezza che avremmo smaltito e i frutti si stanno raccogliendo ora. Nei secondi tempi corriamo molto, anche con la Svezia abbiamo mantenuto un livello di aggressività e di resistenza molto alto. Riguardo le mie sostituzioni, sono decisioni del mister, non so se per un motivo fisico o tattico, ma in entrambe le circostanze non ho chiesto io il cambio. Mi sento bene, ma capisco che ci sono giocatori forti in panchina che possono dare un contributo. Ci limitiamo, come sempre, a rispettare le decisioni dell'allenatore.

Eri apparso fuori dai piani di e anche della Roma. C'è una spiegazione di questa tua rinascita?
Che prima passeggiavo e che ero fuori dai piani di e della Roma... Lo dici tu, ero infortunato. Non è presunzione, il fatto di essere fuori dai piani di un allenatore sta nel fatto che non potevo giocare, un allenatore tiene in considerazione il fatto se un giocatore subisce per 3 volte una stiramento. Il discorso di questo cambio di valutazione, come dite voi, è dovuto anche dai risultati. Ho passato periodi in cui ho giocato molto peggio, nella Roma ho fatto ottime partite e sono stato in linea con il rendimento della squadra. Quando la squadra vince senza di me a Roma si sente dire
"E' fatta, ce lo siamo tolto di mezzo"... . Non è corretto, non è la realtà. Qui vengo valutato in seguito a prestazioni belle, secondo me con la Roma ne ho fatte anche di migliori.

Un commento sull'Irlanda?
Potrebbe essere un problema il fatto che loro avranno tutte le motivazioni del mondo, sono una squadra che dà tutto, nel 2012 abbiamo giocato contro di loro ed erano ultimi e fuori dal torneo, eppure hanno dato tutto in campo, anche i tifosi hanno cantato per tutta la gara, come se fosse la finale dell'Europeo. Noi non dobbiamo farci trovare impreparati. Non faremo regali, ma nessuno se lo aspetta. La vera Irlanda quella con la Svezia o quella con il Belgio? non saprei, non ho visto la prima partita. Come sempre sarà una squadra molto fisica che darà tutto. La solita Irlanda avrà qualche fastidio in più da darci.

Un commento su Barzagli, Bonucci e Chiellini?
Loro, assieme a Buffon, detto senza esagerare sono la difesa migliore del mondo, i giocatori più complementari che si possano trovare nel panorama calcistico mondiale, contagiati completamente dalla mentalità trascinante di . Sono sempre tra i più carismatici, c'è poco da dire. Io faccio il mediano davanti alla difesa, per quelle che sono le mie caratteristiche. Non sono nè Pirlo, nè Iniesta, anche se mi marcano a uomo per 90', forse mi scambiano per qualcun'altro... Cerco di fare il mio, per limitare i pericoli ad una difesa che può benissimo cavarsela da sola. Mi sento un difensore aggiunto e un attaccante aggiunto quando si va in fase offensiva, alla fine è sempre un gioco di squadra. Se dobbiamo scaglionare i reparti, loro sono fenomenali.

Hai fatto riferimento a Roma in maniera un po' malinconica in queste conferenze stampa. Ci puoi dire del tuo rapporto attuale con la Roma e con Roma?
Il mio rapporto è ottimo, non c'è né malinconia né una richiesta d'aiuto. Sto benissimo, l'età mi ha insegnato a valutare voci e giudizi e l'esperienza mi ha insegnato che spesso chi ti giudica non sa nemmeno di cosa sta parlando, non distinguerebbe un pallone di calcio da una noce di cocco... Voi ridete, abbiamo gente che ti fa innamorare quando parla di calcio ma non sempre è così a Roma purtroppo succede spesso. So che queste parole non mi aiuteranno per i prossimi giudizi, a volte non è nemmeno per cattiveria ma per incompetenza. Penso anche di essere simpatico alla maggior parte dei giornalisti ma non posso attarcarmi a solo una parte della verità. Non ho mai cercato di vendermi dietro le quinte in una certa maniera, come spesso avviene tra calciatori e giornalisti. Non sempre c’è la capacità di saper analizzare una situazione, una partita, una giocata, un’annata, un infortunio... Ho letto una meravigliosa intervista a Daniele Adani, diceva che bisogna essere rispettosi ed andarci con i piedi di piombo. Parafrasando le sue parole, dico che dietro ci sono ore di lavoro delicato che non si conosce, a volte bisogna pensarci due volte prima di sparare un giudizio. Già avere gente che mette questo in preventivo e che  ha l’umiltà di rendersene conto è un passo avanti. Se dovessi fare questo lavoro me ne ricorderò, non dimenticherò le sue parole.

Roy Keane è rimasto molto colpito dal vostro gioco. 
I casi di Germania e Spagna li ricordiamo vincenti perché li abbiamo visti vincere. Nel caso della Nazionale siamo passati da grande sfudicia a mire troppo alte, non vogliamo caricarci di troppe responsabilità, bisogna essere realisti. Un Keane che ha fatto dell'agonismo e dell'intensità alcune delle armi migliori si può innamorare in una squadra come la nostra. Gli esteti tendono a rispecchiarsi nella Spagna. La soluzione è solo una: vincere per essere ricordati. Se il Leicester avesse perso il campionato a dalla fine lo avremmo dimenticato in fretta. La vittoria finale fa molta differenza e resta più impressa di una grande impresa che si conclude senza vittoria.

Ancora sulla Raggi, prima donna sindaco di Roma.
Siamo nel 2016, non ci dovrebbero essere distinzioni. Ora c'è un cambiamento perché il partito ha quattro o cinque anni di vita. Non sono un politico, non ho le competenze per dare dei consigli per dire quello che deve fare oppure no. Io sono tifoso del sindaco, di qualunque schieramento ne faccia parte. Non è una gara di calcio, ha vinto chi ha vinto, ora conta dare una mano ed essere collaborativi.

 

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