Roma-Torino, SPALLETTI: "Mentalità giusta. Totti deve rinnovare, servono altri come lui" (AUDIO)

20/02/2017 alle 02:24.
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Queste le dichiarazioni del tecnico della Roma al termine della partita contro il Torino, vinta dai suoi ragazzi per 4-1 allo stadio Olimpico e che permette ai giallorossi di restare a +2 sul e a 7 lunghezze di distanza dalla .

SPALLETTI A MEDIASET PREMIUM

L’ossessione della vittoria si è impadronita di questa squadra
Stasera sono stati bravi, dopo quella vittoria forte a Villarreal c’era il rischio di non avere il ritmo e dare vantaggi al Toro. Invece siamo entrati bene in partita, però abbiamo abbassato qualcosa dopo il 2-0, si poteva fare meglio

Il lavoro sul dettaglio, è quella la mentalità giusta per crescere
Deve essere questa. Le avversarie fanno da traino, le vincono tutte. Non ci deve essere altro pensiero dal passare una bella serata con i tifosi, facendo gol e vincendo le partite

Cosa sottolineare di questa crescita?
Questa crescita è visibile, la Roma contende la posizione a grandi squadre e tiene il passo della . Non è la crescita di una sola qualità. Ma migliorare su tutti tanti aspetti. E bisogna trovare calciatori forti come è stato , ancora dobbiamo trovare giocatori forti come lui, per questo siamo costretti ad averlo e tenerlo il più lungo possibile. Di leader come ce ne vogliono più di uno, se vuoi contendere posizioni alle squadre che ho detto prima.

Anche è diventato decisivo.
Ora si è messo in testa di essere importante, sente la fiducia dei compagni e anche loro sono cresciuti e gli trasmettono fiducia. Abbiamo cambiato 4 giocatori dalla trasferta di Vila- ma ne potevo cambiare anche di più, è un gruppo in condizione.

La dedica a ? Facciamo il rinnovo?
Si, abbiamo messo questo numero sulla maglia, stando con noi ci ha fatto capire di che pasta è fatto e si è fatto conoscere bene, per le sue qualità.

Sul rinnovo non ha risposto…
No, ho risposto benissimo… Io sono convinto che debba rinnovare

Parlavamo del suo contratto…
Si è capito benissimo, ma proprio perché non abbiamo trovato un altro come bisogna rifargli un contratto. E deve essere naturale, come quando la gente esulta quando si alza dalla panchina. Ci vogliono giocatori di personalità come Panucci (presente in studio, ndr), anche se a fine carriera correva di meno (ride, ,ndr), ma sotto l’aspetto del controllo era un giocatore eccezionale.

La crescita di impressiona per il modo in cui segna, una soddisfazione per voi
E’ stato tutto lì, fargli sentire fiducia. E’ arrivato come un giocatore importante, essere etichettato come un “mezzettone” gli ha messo un po’ di confusione. Lui è un ragazzo sensibile e garbato. Non essendo il classicco furbetto, questo fatto di non essere accettato gli ha creato confusione. Serviva da mettere ordine nelle sue qualità. Prima ho un po’ forzato la situazione, ma sto con lui e l’ho stuzzicato. Anche oggi poteva fare meglio. Ma se si stufa e risponde, visto che è così grosso… Lasciamo stare (ride, ndr)


SPALLETTI A SKY SPORT

Ascolta Spalletti a Sky Sport post Roma-Torino 19.02.17" su Spreaker.

Roma in grande spolvero i questa settimana
I calciatori sono bravi, attraverso la loro qualità si sopperisce quando la trama di gioco non funziona. C'era il rischio dopo il 4-0 di Europa League la squadra partisse molle. Abbiamo iniziato bene, abbiamo subito messo le cose apposto anche se gli abbiamo concesso qualcosina di troppo, abbiamo disperso energie quando invece era più facile e fare possesso

e nel momento migliore?
Il momento migliore dura da un po' di tempo, la squadra è cresciuta, è in condizione fisica e mentale ottima. Avendo vinto 4-0 giovedì posso anche far giocare qualcun altro, la squadra sta bene, il gruppo sta bene. Conterà il gruppo in questo periodo, non la squadra

Sarebbe un peccato a fine anno non vederla più sulla panchina della Roma..
O tu vinci o hai perso, se non si vince si va a casa, non c'è niente da fare

19 gol...
,
, , , , ce ne sono tanti in questa squadra che stanno facendo bene



SPALLETTI A ROMA TV

Ascolta Spalletti a Roma TV post Roma-Torino 19.02.17" su Spreaker.

Una vittoria contro una squadra importante
L’abbiamo visto nel girone d’andata, c’erano molti ex e il rischio che questi fossero stimolati. Solitamente si portano svantaggi dalla partita precedente, invece la squadra è scesa in campo nella maniera giusta e ha fatto risultato con giocate e grande intensità

Soddisfatto della continuità?
Dobbiamo crescere ed essere nelle condizioni di non avere dubbi in testa. Il pensiero va solo lì: vogliamo vivere più serate possibili di bel calcio assieme ai nostri tifosi.

Ora ha veramente tante possibilità in rosa
La rosa è importante, ma ce ne sono anche altre di importanti. La nostra sicuramente è così. Me lo dovete dire voi, già sento fare discorsi del tipo “gli altri non hanno le coppe”… Ai miei calciatori non servono scusanti. Abbiamo allestito una rosa che ci dà la possibilità di competere. Andiamo a farlo, tutto ciò che viene meno è segno che abbiamo sbagliato qualcosa.

Complimenti ai suoi preparatori.
E’ soprattutto merito loro, non solo dei preparatori ma di chi lavora dietro le quinte, che ci fa trovare le cose sempre a posto e ci anticipa sempre, li troviamo sempre disponibili ai nostri orari e ai nostri vizietti. Vederli così attaccati al lavoro è la prima indicazione per il tuo lavoro e per non fallire. Ci mettono in condizione di fare meglio e dobbiamo fare il nostro meglio

I movimenti della difesa?
Si può far meglio. Se si facevano così bene non si prendeva quel gol lì (ride, ndr). Ma questa è una lettura facile.

Al di là di quella situazione, nella Roma si vede che tutta la squadra partecipa alla manovra.
Anche su questo si può fare meglio, non per ripetermi, ma è davvero così. Dopo il 2-0 abbiamo perso tanti palloni, perché non si riusciva a fare numero per riuscire a fare il fraseggio corto, segno che il reparto offensivo era rimasto un po’ lungo. Per gli altri riconquistare palla diventa più difficile, se la riconquisti e devi pensare al compagno a cui passarla invece di essere corto e trovarlo subito… Nei primi 2 passaggi perdono di ordine perché il riferimento è sempre la palla, al terzo controllo la palla è tua e puoi imbastire un’azione in ripartenza

Cosa ha detto a ?
Che gli vogliamo bene, così, senza mezze misure. Quando uno che conosci bene vive questa situazione ti senti nelle condizioni di poter dare un qualcosa di tuo a lui, che è in un momento di difficoltà, e ti prendi qualcosa delle tue difficoltà, che è quello che abbiamo deciso di fare. Tutti abbiamo sofferto per questa cosa, ci siamo chiesti come mai fosse possibile. Lo siamo andati a trovare, ci ha chiesto di vincere oggi e di dedicargli la vittoria, cosa che facciamo volentieri.


SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Una partita artita quasi perfetta.
Mi ha fatto particolarmente piacere la maturità dei giocatori, il fatto di riconoscere le insidie della partita e non portarsi niente della serata di Coppa. Nei calciatori può esserci questo pensiero facile, di ripartire bene dopo aver vinto bene. Abbiamo subito direzionato la partita, per quello che è successo dopo il 2-0... Non ce la faccio a insegnargli meglio, vedo che ci succede spesso, è difficile parlarne, ma non riusciamo ad avere quella continuità che si esercita in alcuni momenti della partita, non si riesce a rimanere corti, non si riesce a rimanere intensi, a evidenziare che se vieni a prenderla io ti faccio male, gli si è concessa qualche palla dove hanno gestito e ci è successo quello che poteva succedere all’inizio. Ci hanno fatto correre per riprenderla, quella fatica risparmiata l’abbiamo dovuta fare dopo sul 2-0. Nel secondo tempo siamo entrati in campo meglio e c’è stata la possibilità di andare sul 3-0, alcune trame sono state fatte bene, poi c’è stato il 3-0 che ha messo tutto a posto.

più basso a sinistra?
Giocando in questo modo, il problema diventa il mediano basso. All’inizio, per scelta, avevamo tentato di farlo prendere a Momo che resta più alto quando riconquista e il campo te lo fuma in un attimo, 40-50 metri te li fa in 5 secondi, ha questa qualità. Poi però lui è uno che gli piace andarsi a mettere là, è il suo covo. E allora un po’ , ma poi quando spingeva il lo doveva rincorrere, ci hanno fatto un po’ ballare. Abbiamo riconquistato meglio e gestito meglio. doveva attaccare il , il mediano basso, mediani contro mezz’ali e che dipendeva da Barreca. Ljajić con , perché a lui piace entrare dentro al campo. Però c’è stato un momento nel primo tempo che hanno gestito bene e potevamo prendere gol, non eravamo belli compatti nel prendere queste posizioni. Loro hanno qualità e ci hanno fatto girare. Se ci ricordiamo l’andata diventa facile capire che sono una buona squadra.

La dedica a ?
L’abbiamo portato con noi in campo. Perché come ho già detto ieri lui, vivendo con noi, stando con noi, facendosi conoscere e apprezzare come bravo ragazzo e grandissimo professionista che ha grandissima personalità e grandissimo impatto fisico, con velocità e contrasti, ci ha trasferito il suo modo di essere, ci ha dato un pezzetto di lui e noi ce lo siamo preso volentieri. Quando è rientrato dall’allenamento, è entrato e gli ho detto che avevo visto 10 minuti e mi erano bastati. Lui mi ha detto che si era fatto male. È stata una botta… dispiace soprattutto per il ragazzo, non ci si può credere. Per cui il giorno dopo erano un po’ turbati tutti, è stato un continuo di telefonate. La sua sensazione era quella lì, aveva alluso a qualcosa perché era convinto di aver risentito male. Ci è dispiaciuto, lo siamo andati a trovare e l’abbiamo portato in campo con noi. Ci ha detto di dedicargli la vittoria, che avremmo dovuto vincere per lui. È stato uno stimolo in più.

Avrebbe più soddisfazione nel veder migliorare i giocatori o nel vincere lo scudetto? Vedendola da fuori, la Roma mi sembrava una squadra forte. Altrimenti non l’avrei presa. Meno evoluta? Può succedere, c’è il consenso o meno del pubblico che vuol dire molto, è chiaro che si lavora per questo. Per il momento a me piace lavorare sul campo. Bisogna stare attenti per dire qualcosa, altrimenti i giocatori rispondono, e loro sono convinti di sapere molte cose. Ogni tanto serve dare ordine e farli essere un po’ squadra. Il problema era che abbiamo perso di fiducia in alcuni elementi fondamentali e bisognava far crescere il gruppo in generale. Con solo non si vince, poi capisco che siamo abituati a lui, ma non vincete. E lui deve rifare il contratto, per me lo deve rifare. Siete sempre venuti a metterla come un problema, uno scontro, era questo il riscorso che volevo fare. Perché non mi lo domandate più di ?

Ma cosa c'entra ?
C’entra, nel senso che devono crescere altri calciatori come lui, bisogna averne 14 in questo periodo qui, non bastano lo stesso, in questo mese ne servono 17 o 18, altrimenti andiamo fuori da tutte le competizioni. Se se ne hanno solo 11, non si va da nessuna parte. non è la soluzione, è averne 18, di . Ora comincio io, secondo me deve rinnovare il contratto. Così D’Ubaldo ci fa 8 pagine, 2-3 Vocalelli di suo... È naturale rifarglielo. Io non voglio che smetta con me, se lo fanno smettere vado via anche se vinco. Non ero e non sono contro di lui, mi ci avete messo voi. O lui rifirma o, anche se faccio il triplete, vado via. È naturale come il boato del pubblico quando lui si scalda. non ha un contratto, ha un patto d’amore con la città. Quelli non si rinnovano, si vivono. Il mio patto con la gente? Bellissimo, se avessi avuto solo a che fare con voi non sarei tornato, ma c’è la gente e l’ho fatto. Voi non mi state simpatici. Io sono chiarissimo, se qualcuno non l’ha capito è così. Sono tornato per la gente e per la Roma e perché la Roma era a un livello che non si poteva accettare. È tutto ancora dentro al pentolone, dobbiamo far cuocere bene la situazione. Non calpestare le aiuole di Trigoria, oltre ad annaffiarle, perché rimangano belle. Trigoria è un’oasi verde, bellissima. C’è da giocare delle partite e da restare nelle competizioni. Abbiamo una rosa che lo permette. In molti si prendono responsabilità. Io li ho solo difesi, loro ce l’hanno da sé. Ho allenato squadre forti, squadre normali, son partito da dilettante, ho sempre giocato lì.

 

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