Roma-Porto, SPALLETTI: "Risultato duro da digerire, questa partita ci spezza in due. Le espulsioni? Serviva più calma" (AUDIO)

24/08/2016 alle 05:17.
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ROMA-PORTO: LE INTERVISTE

Queste le dichiarazioni di , allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine della sfida con il Porto:

SPALLETTI A MEDIASET - ASCOLTA L'AUDIO

Che è successo?
Abbiamo perso una partita importante che ci crea difficoltà altrettanto importanti nel ricreare un ordine perché è un risultato difficile da digerire per come è venuto e per quelle che sono state le fatiche fatte per arrivarci.

Non c’è stata la cattiveria agonistica.
Noi abbiamo sicuramente sbagliato all’inizio nella gestione della palla, era quello che mi premeva e che mi ero immaginato perché la partita scorresse su binari corretti e le mie scelte erano andate in questa direzione. Non ci siamo riusciti e loro sono stati bravi ad andare in vantaggio poi quando ci stavamo riorganizzando siamo rimasti in 10 ed è diventato tutto più difficile.

Senza colpevolizzare nessuno, sono ingenuità quelle di e ?
Si, sono ingenuità perché poi questo fatto qui di finirle in 11 le partite è stata una caratteristica nostra dell’anno scorso, perché non abbiamo mai dato adito al direttore di gara di farci cacciare i giocatori e ora non capisco come mai è successo questo, si poteva essere più calmi in queste situazioni.

Condizione fisica carente?
Noi ci siamo arrivati sicuramente non al meglio della condizione per via di quello che c’è successo con gli infortuni. Il disegno me l’ero fatto per gestire la partita e per quello ho scelto come centrale, lui ci sa stare ed è molto simile per quello che può essere il suo futuro ruolo da mediano ma poi abbiamo sbagliato nella gestione della palla, abbiamo sbagliato dei palloni senza la loro pressione per delle leggerezze nostre e loro hanno preso coraggio e tranquillità da quello, noi ci siamo un po’ innervositi perché non riuscivamo a far girare la palla, poi è arrivato il gol e l’espulsione. Certo non si può rimanere in 10 dal 30’ del primo tempo in due partite di preliminari di

C’è qualcosa che cambierebbe?
Niente, solo quello che è l’inizio di stasera perché fino a li era andato tutto bene. Non vedo quello che si vuole andare a cercare…stasera abbiamo sbagliato l’inizio di partita e loro ci hanno creato delle difficoltà psicologiche sui nostri errori. Poi dopo aver preso gol la partita era li così come quando siamo rimasti in 9 che abbiamo avuto opportunità per pareggiare. Cambierei stasera e poi tornare indietro non mi è mai servito a niente. Chiaro che bisogna inghiottire, ora ci sarà un periodo difficile dove tutti metteranno il dito dentro e noi dobbiamo essere bravi a chiudere le orecchie, tapparsi il naso e chiudere gli occhi e pensare solo a lavorare

Tre espulsioni cosa significano?
Noi ci possiamo mettere anche le 15-16 partite dell’anno scorso dove non è successo niente. Per me è una cosa nuova e il via gliel’ha dato un giocatore che ha esperienza, qualità e passato in una società in cui giocano solo a pallone. Vermaelen era arrivato da tre giorni, la squadra fino a questo momento qui non aveva mai interpretato in maniera sbagliata nessun tipo di pallone. Noi abbiamo anche dei regolamenti nostri dove ci sono dei comandamenti in cui c’è scritto che ci sono delle punizioni per chi lascia la squadra in 10. Si è visto un epilogo diverso ma noi non avevamo avuto avvisaglie.

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SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

E' una sconfitta difficile da buttar giù, da analizzare. Il disegno che mie ero fatto era quello di scendere in campo e gestire la partita; avere palleggiatori in più affinché dopo i primi due errori non ci saltassero i nervi. Era una partita delicata con una posta in palio altissima, riuscire a prendere confidenza con la partita era fondamentale ma non ci siamo riusciti, abbiamo perso palloni troppo facili e abbiamo preso gol. Poi ci siamo innervositi, perché ci tenevamo moltissimo, e a quel punto è facile andare altre il lecito, il consentito, ma può capitare quando ci tieni troppo. Per noi era una situazione nuova quella delle reazioni sopra le righe, lo scorso anno abbiamo finito sempre le partite in 11, nonostante alcune fossero state battaglie vere. Ritrovarci al 30' in 10 è una cosa nuova anche per noi. Quella di rimanere in 11 in campo dev'essere una regola, ma non ci siamo riusciti.

Fazio non era pronto? Per è la quattordicesima espulsione in carriera...
Fazio ha tutte le carte in regola per giocare, la scelta di era per avere più qualità ad inizio azione. Daniele sa fare benissimo il ruolo da centrale, già lo interpreta davanti alla difesa. Mi immaginavo che il match venisse gestito e che, nel finale, mi ci voleva uno come Fazio, forte fisicamente, di testa. lo conosco bene e mi sembra tutto un altro rispetto al primo periodo. Era già una persona con cui si poteva parlare, ora è perfetto: è maturato, è un uomo vero sotto tutti gli aspetti. L'ho fatto riposare contro l'Udinese proprio per gestire bene le situazioni. Per me questa è la prima espulsione, non la quattordicesima, ovviamente poi si andrà a rivedere e ad analizzare quello che è successo e se ne parlerà.

Aspettavate la partita da 8 mesi, cosa significa questo tonfo?
Io la sentivo così questa partita. Questa è una partita che era giusto giocare così per come la sentivo io, sennò non lo avrei fatto. E' una sconfitta che ci spezza in due, c'è poco da fare, ora ci aspetta un periodo lungo e durissimo. Ci si può mettere dentro quello che si vuole, ma ora siamo disposti a tutto. ora bisogna inghiottire e basta è difficile andare a trovare un'unica causa. Queste sono botte forti, non è una sola situazione che le può risanare. Sarannao 2/3 mesi gestiti in maniera splendida che ti possono far cambiare qualcosa, e sarà una fatica a livello psicologico e mentale, fisico, di disponibilità. Questa è una sconfitta brutta, si poteva sicuramente evitare

Quanto può pesare questa sconfitta?
Bisogna vedere le reazioni di giorno in giorno, durante gli allenamenti. Ricominciare a guardare in avanti, riorganizzarsi. Sarano tanti piccoli passettini da fare giorno dopo giorno. L'Europa League? è un traguardo difficilissimo, ma in questo momento bisogna vedere come si reagisce, a partire da domani a Trigoria, dal primo allenamento. Da domani bisognerà ricominciare a caricare di buone tensioni il nostro futuro.

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SPALLETTI A ROMA TV

Quanto può pesare questa sconfitta?
Bisogna vedere le reazioni di giorno in giorno, durante gli allenamenti. Ricominciare a guardare in avanti, riorganizzarsi. Sarano tanti piccoli passettini da fare giorno dopo giorno. L'Europa League? E' un traguardo difficilissimo, ma in questo momento bisogna vedere come si reagisce, a partire da domani a Trigoria, dal primo allenamento. Da domani bisognerà ricominciare a caricare di buone tensioni il nostro futuro.

All'andata avevate fermato meglio il Porto...
Il Porto fa il leone se noi abbiamo questo atteggiamento. Loro sono una squadra con tradizione e esperienza sotto questo aspetto. Se hanno vinto molto è perché sanno comportarsi in queste competizioni e di fronte bisogna mettergli un'altra squadra, che già sappia come comportarsi. Se gli concedi tutti quei palloni poi loro li sfruttano. Un po' di difficoltà a livello psicologico ce le siamo create.

Le espulsioni...
Non le ho viste bene, non le ho volute rivedere. C'è talmente tanta amarezza che il pensiero va dove c'è la possibilità di ritirarsi su, lavorando in una certa maniera. Ora c'è solo da inghiottire, non bisogna far uscire altro sangue dalla ferita. Dobbiamo riuscire a creare una squadra dove impegnarsi in maniera dura: sarà un periodo difficile, in cui ognuno potrà dirci ciò che gli pare. Noi dobbiamo star zitti, prenderci le nostre responsabilità e andare avanti.

Prima dell'espulsione non hai pensato a cambiare qualcosa?
Non avevo bisogno di verticalizzazioni, avevo bisogno di palleggiare e tenere palla. Avere il possesso ti da quella tranquillità per fare giocate importanti, invece le palle le abbiamo sbagliate tutte anche quelle troppo facili per essere da Roma. Loro ci hanno segnato su palla inattiva, siamo rimasti in 10... In inferiorità abbiamo creato anche situazioni importanti, che ci avrebbero potuto portare al pareggio. Non potevamo far giocare Fazio, ma lui lo volevo nel finale di partita considerando che si poteva anche andare ai supplementari. Mi serviva un centrale in grado di gestire nel caso in cui si passa in vantaggio. Daniele mi calzava a pennello perché lui mi comincia bene l'azione. L'unica cosa che si poteva fare era mettersi a difendere a tre, ma sia andava a toccare degli equilibri. Se al Porto concedi palle facili hanno molta facilità negli inserimenti. Noi volevamo togliergli la palle per togliergli qualità, dovevamo far fare un giro in più alla palla in sicurezza, ma purtroppo l'abbiamo persa troppe volte. Ora ripartiamo, ma sarà un lungo periodo. Questa partita ci spezza in due. Si capirà già da domani, sarà un periodo lungo

(continua)

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