DE ROSSI: "Sappiamo di essere tutti sotto osservazione, Di Francesco compreso. Non viviamo bene l'attesa di Juventus-Roma" (VIDEO)

20/12/2018 alle 16:57.
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DAZN - La sfida di sabato sera tra e Roma andrà in onda sulla nuova emittente televisiva che da quest'anno ha affiancato Sky nell'acquisizione dei diritti tv della Serie A. Queste le parole di a pochi giorni dalla gara di Torino: "Abbiamo talmente tanta pressione ultimamente che non viviamo bene l'attesa di -Roma. Abbiamo tanti pesi sulla schiena, siamo in un momento delicato perchè sappiamo che dobbiamo fare meglio di quello che stiamo facendo. Siamo tutti sotto osservazione, mister compreso, e lo sappiamo. Vogliamo fare una grande partita più per noi che per l’importanza della sfida stessa. Poi se andiamo nel dettaglio sappiamo che le pressioni non sono solo sulla nostra situazione di gioco, ma anche per l’avversario che avremo, il più forte che c’è".

Una dalla quale ammette di aver preso ispirazione: "Le grandi squadre hanno bisogno di grandi giocatori, di grandi uomini, spesso e volentieri i grandi giocatori lo sono. Gente che ha in testa dalla mattina alla sera quello che sarà il risultato della domenica dopo. Questo forse è quello che ho imparato di più dai miei avversari juventini che poi per tanto tempo sono stati miei compagni in Nazionale. Ed è quello che per certi versi mi fa sentire simile a loro, più invecchio e più mi sento vicino a quel tipo di mentalità. Sì la famiglia è la cosa più importante ma come ore che gli dedico durante la giornata, il calcio è il primo pensiero della mia vita perché è il mio lavoro e mi rende felice quando lo faccio bene".

poi ripercorre la carriera fatta fin qui: "Quando ero piccolo avrei firmato in qualsiasi modo per fare la meta’ delle partite che ho fatto in serie A, sono un privilegiato. Ho fatto il lavoro che amavo, nella citta’ che amavo, con le persone che amo. Mi pesa guardare sotto il burrone, perchè la fine è vicina, soprattutto in questo momento di infortunio, ho assaporato cosa significa stare lontano dalla squadra. So che mi farà male quando smetterò definitivamente di fare questo lavoro. Che manchino sei mesi, un anno, o tre anni, comunque nell’arco di una carriera siamo agli sgoccioli".

è alle prese con un infortunio che sembra preoccuparlo ancora: "E' l’infortunio più grave della mia carriera. Si parla di cartilagine, ho subito una lesione grave. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere ancora a 35 anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro".

Poi un commento sulla rosa attuale della Roma: "La squadra è forte, i nuovi che sono arrivati sono forti. L’errore che abbiamo fatto è stato quello di parlare troppo dei giocatori che sono partiti. Il dolore per quelli che sono partiti rimane ancora oggi, ma doveva essere assimilato in maniera più sciolta. A livello di singoli le cose stanno migliorando e si stanno integrando bene".

In settimana intanto ha scoperto che ci sarà il Porto negli ottavi di : "E' l’inizio di un sogno e una pagina nera della mia carriera. Sono stato espulso, un rosso che ci ha penalizzato in una gara già complicata un paio di anni fa. E’ un peso che sento e ho sentito tanto dentro di me. Ora rimane solo l’avversaria che ci divide dalle prime otto di Europa".

Il futuro sembra vederlo sempre più in panchina come allenatore: "Ho questo sogno di fare l’allenatore e se devo pensare a tutte le cose che deve fare un allenatore, la cosa che mi spaventa di più è quella di dover fare 100 interviste a settimana. Mio padre mi dice che fare l’allenatore è bello, ma è un lavoraccio (ride, ndr). Lui è un maestro proprio perché non ha avuto mai l’ambizione di diventare il nuovo Guardiola, Sacchi o Mourinho. Da lui posso imparare tante cose, anche come si sta al mondo quotidianamente. Non so se sarò capace ma viaggerò e studierò per imparare".

Sui giovani in rosa: "Nella Roma ci sono parecchi giovani. A volte parliamo di giovani e pensiamo ai ragazzi classe 1999 o 2000, ma anche Lorenzo Pellegrini è del 1996 ed è un quindi ragazzino anche lui. E Lorenzo è un giocatore di un certo livello. Anche lo stesso Bryan Cristante che stiamo vedendo nelle ultime partite è in crescita, è un giocatore molto forte. Ce ne sono tanti di ragazzi forti, lo stesso Zaniolo è uno che è esploso in maniera incredibile, anche se si poteva vedere già da questa estate che era un giocatore veramente solido. Coric è anche un giocatore che a me piace tanto. Non saprei dirti ora chi è un giocatore adatto alla Roma, chi andrà in un club migliore della Roma o chi farà un passo magari indietro. Perché in questa stagione, dove le cose non vanno benissimo a livello di squadra, probabilmente anche i giocatori singolarmente non stanno emergendo come potrebbero. Poi se andiamo a vedere i valori sono tutti giocatori veramente forti. Non ho citato Kluivert e Under che sono due attaccanti fenomenali. Lo stesso Schick è un giocatore veramente molto forte che sta anche lui incontrando delle difficoltà che sono poi legate alle difficoltà di squadra".

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