MONCHI: "Ho venduto Salah per i vincoli dell'UEFA. Se non l'avessi fatto non saremmo in semifinale di Champions"

25/04/2018 alle 16:46.
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ONDA CERO - «È vero, io ho venduto , ma costretto dai vincoli Uefa». L'indomani la bruciante sconfitta ad Anfield per mano soprattutto dell'ex di lusso, Momo , il ds della Roma Monchi si difende così dai rimproveri per aver ceduto l'egiziano: «La spiegazione - le parole del dirigente spagnolo intervento alla trasmissione 'El Transistor' al termine del match con il Liverpool di ieri sera - è che l'anno scorso siamo stati costretti a vendere entro il 30 giugno e se non lo avessimo fatto oggi non saremmo in semifinale di . I nostri conti erano sotto un ferreo controllo dell'Uefa, e quando sono arrivato io c'era un'offerta di 30 milioni per , ma poi con i bonus siamo saliti a 50. Era chiaro che dovevamo chiudere insomma abbiamo fatto il massimo che potevamo in quel momento».

Fermo restando che poi, aggiunge in dirigente giallorosso, il mercato è scoppiato per via delle astronomiche valutazioni di Neymar, Mbappè, Dembelè e, ultima in ordine di tempo, di Coutinho: «Non mi aspettavo che il mercato impazzisse - spiega Monchi - anche se sta disputando una stagione fantastica, quindi complimenti al Liverpool per l'affare fatto, ma noi non avevamo scelta, nè altre soluzioni, dovevamo vendere entro il 30 giugno. comunque non è una scoperta, conosciamo il suo valore, lo conoscevo anche quando ero al al Siviglia, quando giocava con la mi aveva fatto soffrire».

Monchi parla poi del ko con i Reds: "Per i tifosi del Liverpool e per i tifosi neutrali è stata una grande partita, ma per chi è della Roma è stato un risultato doloroso. Sarà difficile e dura al ritorno, avevamo tante illusioni e di conseguenza la frustrazione ora è maggiore, ci teniamo la reazione di orgoglio negli ultimi 10 minuti. Evidentemente è un risultato duro. Eravamo morti, ma ci hanno lasciato in vita. Abbiamo già rimontato una volta, ora dobbiamo riprovarci". 

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