SZCZESNY: "Non eravamo pronti per il titolo, competeremo l'anno prossimo. La Roma mi ha fatto diventare un portiere migliore, all'Arsenal potrò lottare per un posto da titolare"

07/05/2016 alle 01:07.
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FOURFOURTWO.COM -  può tirare un bilancio della sua prima stagione in giallorosso. Il di proprietà dell' l'ha fatto ai microfoni del portale, parlando della sua esperienza italiana e dei 'Gunners'. Queste le sue parole:

Hai passato la tua intera carriera con l' prima di trasferirti alla Roma in prestito: è stata una grande sfida o un voler cambiare aria?
E' stata una grande sfida, perché dopo aver trascorso tanti anni a Londra, sono cresciuto. Ho un appartamento in Inghilterra e molti dei miei amici vivono lì, quindi è stata dura all'inizio. Io, però, non sono un ragazzino e non mi comporto come tale, così l'ho presa come una grande opportunità per crescere e imparare qualcosa. Dopo una stagione difficile come quella scorsa è stata l'occasione per un nuovo inizio, che sicuramente mi ha aiutato a ricostruire la mia carriera. Sono andato alla Roma per diventare un migliore, in maniera che quando tornerà all' potrò competere per una maglia da titolare e poter vincere ancora.

In una tua intervista hai dichiarato che rimarrai ancora in giallorosso: è la tua intenzione?
In quell'intervista non intendevo dire che sarebbe stata una destinazione permanente ma solo che resterò in prestito per un'altra stagione sicuramente. Credo che sarebbe l'opzione più conveniente per tutti. Non sono sicuro se è ciò di cui stanno discutendo i due club al momento, ma avrebbe perfettamente senso. Sicuramente mi piace giocare titolare ogni settimana, avere una continuità per tutta la stagione. Roma è una buona piazza per me.

E' molto difficile la vita da in Serie A rispetto alla Premier League?
Sì. Per alcuni versi è più facile, ma ci sono anche alcune difficoltà sotto un altro punto di vista. E' più facile giocare in area perché i portieri sono praticamente intoccabili e protetti in questa zona del campo. Quando esci per prendere la palla viene sanzionato ogni colpo o spinta, quindi è più facile prendere una decisione. La Serie A è più difficile dal punto di vista tattico. C'è più pressione su ogni giocatore per seguire un piano tattico che include anche il e come deve dirigere la linea difensiva, mantenendola sempre organizzata in un modo specifico. Per me si tratta di un cambiamento molto positivo, perché mi ha aiutato a crescere e imparare molto. Sono diventato sicuramente più versatile e completo rispetto a un anno fa.

Ti piace Roma come città?
Il clima è molto meglio qui in Italia e le persone sorridono molto di più. Ma Londra è Londra, è la mia città e l'amerò per sempre.

Finirete secondi o terzi in campionato e vi qualificherete per la : si può definire un successo questa stagione per il vostro club?
Direi che è un buon risultato. Non è grande, ma nemmeno malvagio. Non eravamo pronti a vincere il titolo, la ha vinto 24 delle ultime 25 partite ed è difficile competere con loro. In questa prospettiva è stato difficile avere una chance. Credo che abbiamo un'ottima organizzazione all'interno del club e una squadra abbastanza forte per competere per il titolo nella prossima stagione. C'è sicuramente ambizione tra i giocatori della Roma per provare a vincere tutto.

Sembra che una delle vostre stelle, , si trasferirà al Chelsea quest'estate: credi che sarà una buona piazza per lui la Premier League?
E' ufficiale? Spero di no! Lui sarebbe adattissimo al calcio inglese, essendo molto forte, fisico e duro. Non ha paura di nessuno e combatte per 90 minuti ogni partita. Combina grandi capacità tecniche e questo lo rende un giocatore completo. Se fossi nel manager del Chelsea lo prenderei in un batti baleno. Ma spero che non sia questo il caso e che resterà con noi

Quanto è stato difficile seguire l' da un altro paese per la prima volta?
E' stata dura, ho parlato con molti giocatori e tifo per il club, li voglio vedere vincere ogni partita. Ho guardato l' in televisione tutte le volte. Nessuno si aspettava che il Leicester vincesse il titolo in questa stagione.

Hai dichiarato: "Voglio che il Leicester vinca la Premier League" e ad alcune persone non è piaciuto molto...
Ho detto che avrei voluto veder vincere il Leicester quando a 5 partite dalla fine aveva 10 punti di vantaggio sull', quindi il mio club era fuori dalla lotta per il titolo. Ovviamente ho preferito vedere il Leicester vincere anziché il Tottenham. Devo spiegarlo? Certamente ho tenuto le dita incrociate per i Gunners ogni volta che scendevano in campo. Ero molto nervoso in quando li tifavo vedendoli in televisione! Alla fine, però, se non potevano vincere... Voglio dire, il Leicester è stata una storia favolosa, una di quelle storie che si accadono una volta su un milione, come in una favola. E sapete qual è stata la cosa più bella? Che se lo sono meritato il titolo. Hanno giocato un grande calcio per l'intera stagione. Hanno tre giocatori fantastici che sono spuntati fuori dal nulla come Kante, Mahrez e Vardy. Io li invidio ma li applaudo allo stesso tempo

Perché l' ha fallito nuovamente?
Sentivo che questa potesse essere la stagione giusta per l' per tornare a vincere ma ha pareggiato troppe partite e perciò non ha vinto. Perdendo contro lo Swansea in casa è stato un duro colpo. C'è della qualità nella rosa comunque, abbiamo alcuni giocatori migliori del campionato nel loro ruolo. Anche Petr Cech è stato un grande acquisto per l', avendo rafforzato la squadra. Non ha giocato un brutto calcio, è giusto mancata la continuità nei risultati e un po' di concentrazione in certi momenti. Non dimentichiamoci comunque che è un grande club che gioca sempre in
e termina il campionato sempre tra le prime quattro. Non sono perdenti, tutt'altro. E sono abbastanza sicuro che presto l' vincerà il campionato.

Tra poco si disputerà Euro2016 e la tua nazionale è vista come un outsider: credi che sia la miglior Polonia degli ultimi anni?
Credo in questa squadra, ma vorrei frenarti un momento. Tutti noi ricordiamo la pressione prima di Euro2012 e come è finita, quindi noi vogliamo prenderla con la giusta pressione. Sono sicuro che siamo preparati, il nostro allenatore Adam Nawalka e il suo staff è veramente bravo nello scouting e ad analizzare ogni avversario. Quando scendiamo in campo sappiamo tutto di chi stiamo affrontando, quindi sono sicuro che saremo pronti per la competizione quando arriverà.

Perché le cose non hanno funzionato quattro anni fa?
Perché avevamo troppa convinzione e parlavamo troppo, creando pressione. Ci ha travolto e non siamo riusciti a vincere neanche una partita. E' stata un'esperienza da incubo per la squadra e per me personalmente. Abbiamo fallito alla grande. Ecco perché oggi abbiamo una mentalità completamente differente. I giocatori devono pensare solo al loro prossimo passaggio e a cosa accade in campo 10 secondi per 10 secondi e non se arriveremo ai quarti di finale o più avanti, o se un club di un grande campionato li comprerà. Così facendo non abbiamo raccolto nulla ad Euro2012.

Credi che la nazionale sia più pronta questa volta?
Siamo sicuramente più esperti per via di quello che è successo quattro anni fa e meglio preparati. I nostri giocatori più importanti inoltre sono migliorati. Nel 2012 Robert Lewandoski era già un giocatore molto buono, ma ora è uno dei migliori al mondo. Grzegorz Krychowiak non ha neanche partecipato all'ultimo Europeo e ora è uno dei migliori giocatori nel suo ruolo. Lo stesso per Arkadiusz Milik, che è un attaccante di livello, un grande talento. I nostri giocatori migliori sono nei migliori club e giocano un ruolo importante in essi. Perciò sì, sembra che abbiamo una grande chance per vincere ma dobbiamo rimanere umili e concentrati. E' facile cadere in una trappola pensando troppo prima del tempo. E' solo la partita successiva quella che conta. Sono sicuro che Nawalka e il suo staff ci faranno arrivare alla competizione al massimo della condizione e quindi spero che tutto vada bene questa volta.

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