Bruno Giordano: "Sarà un derby difficile, con l'incognita dei due allenatori nuovi. De Rossi sta facendo bene, è intelligente e conosce l'ambiente"

06/04/2024 alle 13:32.
bruno-giordano-h

GAZZETTA.IT - A poche ore dall'attesissimo derby della Capitale tra Roma e Lazio l'ex bandiera biancoceleste Bruno Giordano ha parlato in esclusiva per il sito del quotidiano sportivo, raccontando aneddoti del passato e dando una sua visione della partita delle 18:00. Queste le sue parole: "In campo ce le davamo di santa ragione, ma durante l’anno i rapporti erano di vera amicizia". 

C’è una foto che ritrae al mare lei, il suo compagno di squadra Di Chiara e i romanisti Di Bartolomei e Bruno Conti. Sembrate quattro vecchi amici.
"E lo eravamo. Quella foto fu scattata ad Anzio, dove io e Ago (Di Bartolomei, ndr) eravamo di casa, spesso ci raggiungeva Bruno (Conti, ndr) che è di Nettuno. E anche Di Chiara veniva da quelle parti. Io e Di Bartolomei ci conoscevamo sin da piccoli per via di uno zio amico di entrambe le famiglie".

Oggi sarebbe uno scandalo.
"Assurdo. Il calcio è una cosa seria, ma l’amicizia va oltre. All’epoca era normale e ciò non ci impediva di affrontarci in maniera rude in campo. Pensi che io e Ago cenammo insieme a Trastevere il giovedì prima del derby che poi finì 1-0 con un mio gol sotto la Nord".

Facile dire che sia stato il suo derby più bello.
"Già. Ma il merito fu di Felice Pulici che parò tutto. Sarebbe dovuta finire 4-1 per la Roma, invece vincemmo noi".

Scorgendo i social, vediamo che anche oggi non disdegna le amicizie con i romanisti.
"Sì, qualche settimana fa sono stato al compleanno di Nela. Sebino è un ragazzo straordinario, con lui l’amicizia è nata dopo. Ma già in campo c’era comunque grande rispetto. È stata una gran bella serata, anche perché ho avuto modo di incontrare amici che non vedevo da tempo, come Tancredi".

Oggi che derby sarà?
"Difficile come sempre. Con l'aggiunta dell’incognita di due tecnici entrati in corsa. Daniele (De Rossi, ndr) sta facendo molto bene. Non mi sorprende. Ha giocato a grandi livelli, è un ragazzo intelligente e conosce alla perfezione l’ambiente. Tudor lo scopriremo strada facendo, è ancora presto per dare un giudizio. Ma mi sembra un allenatore molto interessante".

Quali possono essere le mosse con cui proveranno a imporsi?
"Ognuno cercherà di fare il suo calcio, senza stravolgimenti nonostante sia il derby. Ma io sono convinto che la sfida la deciderà chi va in campo. Gli allenatori sono importanti, ma a giocare sono i calciatori. Questa è la cosa che conta di più, specie in un derby".

VAI ALL'INTERVISTA ORIGINALE

Clicky