Roma-Inter, rigore negato su Zaniolo e caos Var: e se Fabbri non avesse visto i replay migliori?

03/12/2018 alle 21:46.
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Riavvolgiamo il nastro: Roma-, minuto 35' Zaniolo entra in area di rigore e viene "sgambettato" da D'Ambrosio con l'arbitro, Rocchi, che lascia correre e il Var, presieduto da Fabbri, che non interviene. Conseguenza: proteste in campo, sugli spalti, nel postpartita (il "vergogna" di ) e all'indomani. Perché il Var non ha richiamato l'attenzione dell'arbitro per visionare ai monitor il contatto tra Zaniolo e D'Ambrosio?

Per ipotizzare la motivazione bisogna analizzare il funzionamento della regia-sala Var in occasione di episodi cruciali, come raccontato dal portale dell'emittente sportiva. La regia e la sala Var, infatti, hanno a disposizione tutte le immagini, ma lavorano "in parallelo", nel senso che non comunicano tra loro. Mentre il Var - che conosce caratteristiche e posizionamento delle camere - chiede all'operatore Var le camere e le immagini che ritiene più utili, il regista fa altrettanto e propone quello che vediamo in tv. Se manda dei replay, nella sala Var vengono visti dal monitor del cosiddetto "program", cioè la diretta internazionale, quello che vediamo da casa. Ma può succedere che in quel momento il Var e il suo operatore stiano controllando altri replay e non colgano quelli trasmessi subito dalla regia. Quindi, ciò che potrebbe essere successo a Roma è che, mentre la regia trasmetteva i replay decisivi, soprattutto quello da dietro la porta di Handanovic, Fabbri e l'operatore Var stessero analizzando altre camere, magari meno indicative.

(sport.sky.it)

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