Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Accontentarsi mi dà noia, voglio una prova convincente. Schick titolare domani, out Pastore. Nessuno ha il posto assicurato" (AUDIO, FOTO E VIDEO)

10/11/2018 alle 18:58.
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Eusebio Di Francesco torna a parlare in conferenza stampa. L'allenatore della Roma torna a parlare alla vigilia del match di campionato con la Sampdoria, in programma domani alle 15. Il tradizionale appuntamento prepartita con i cronisti è fissato per le 13.30 nella sala Champions di Trigoria. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico giallorosso.

La Roma quest'anno ha dimostrato di faticare nelle partite 'abbordabili'. E’ più importante l’approccio mentale o fisico? 
Sono cose che vanno messe insieme, mettiamoci anche quello tecnico. Se alla fine fai un buon approccio fisico e mentale e tecnicamente si sbaglia tanto, allora conta poco. Bisogna essere completi per competere e migliorare il rendimento, specie quello in casa.

Come sta la squadra alla fine di questo ciclo? Domani cambierà qualcosa?
Sicuramente qualcosa si cambierà, sto facendo le mie valutazioni anche in base a come rientrano i ragazzi, anche all’ultimo allenamento. Tanti hanno giocato tante partite, valuteremo anche insieme ai giocatori lo stato generale, fisico e mentale. Non c’è voglia di cambiare tanto, ma è importante l’aspetto fisico per giocare contro una squadra che ha ritmo e verticalità, dobbiamo essere pronti fisicamente e mentalmente.

La prova del nove sarà per Schick o per Dzeko? O per entrambi?
E' una valutazione che sto facendo. Potrebbero anche giocare insieme. Dei due sicuramente giocherà Schick, sto valutando se farli giocare insieme ma chi partirà dall'inizio sarà Patrick.

Come si può gestire Kluivert adesso? Può giocare da titolare per due partite di fila? 
Al di là delle partite di fila, devo dire che sta crescendo, che è la cosa più importante. Il percorso passa anche dagli errori e da prove meno convincenti. E' quello che ho detto anche alla squadra: scherza un po' meno in campo. Fa meno dribbling fini a se stessi ed è più concreto e quando punta l’avversario deve far male, che è quello che gli chiedo. Ha le capacità sia di dribblare l'avversario che di attaccare la profondità, se riesce ad alternare questi movimenti può diventare un giocatore importante. Ha prospettive, ma non deve mai smettere di superare esami, può darci ancora molto di più. Ad esempio a Mosca nelle scelte finali ha fatto ottime cose ma anche scelte più qualitative. Deve ancora crescere.

A che punto è il recupero di Pastore, che a Mosca è andato addirittura in tribuna? 
Addirittura... Si va in tribuna se non si sta al meglio. Difatti domani non sarà convocato, ha riavuto ieri un piccolo fastidio. Deve ritrovare continuità e onde evitare altri problemi, anche di farlo entrare a partita in corso visto che non ha 90' nelle gambe, non lo convocherò e cercherò di recuperarlo per la partita successiva. Non mi piace il concetto di 'addirittura la tribuna'... Tutti fanno parte della rosa e tutti possono andare in tribuna, nessuno ha il posto assicurato. Quando Pastore starà al meglio sarà un giocatore importante, ma deve trovare una condizione fisica ottimale.

De Rossi sostituito spesso da Cristante, una volta da Pellegrini. Pensa ad altre soluzioni davanti alla difesa, magari per far rifiatare Nzonzi?
Ci sono altre soluzioni, anche Coric che ha lavorato in questa zona di campo e sta crescendo, ma dobbiamo sbagliare il meno possibile l'approccio alla partita, ci servono sicurezze. Faccio valutazioni anche sui centrocampisti, che hanno giocato tanto e speso molto. Nzonzi non ha picchi di velocità altissimi ma ha continuità e presenza, a Mosca ha fatto una delle sue migliori partite, è in crescendo. Non so se giocherà ma è probabile che parta titolare.

El Shaarawy appare sempre a metà del guado, non riesce mai a dare continuità: nei quasi 50 convocati del ct Mancini non è mai apparso.
Sulle scelte di Mancini non so nulla, non ci ho mai parlato e non giudico l’operato di un collega, la sua è una scelta legittima. Stephan ha fatto anche ottime prestazioni, non ha avuto grande continuità come in passato ma è cresciuto tanto, dal punto di vista fisico e di presenza nella partita. Sono felice del suo rendimento ma è un altro giocatore che non si deve accontentare. Voglio sempre di più e questo parte dalla mentalità e dall'approcco. Lo vedo più presente, è migliorato ma può fare di più.

Sfida tra due allenatori abruzzesi, in 6 tra A e B. Solo un caso un fatto di cultura calcistica profonda come sostiene Giampaolo?
Una pura coincidenza, in Abruzzo ho lavorato meno di altri posti. A Pescara c’è la stessa cultura calcistica di Roma: siamo tutti buoni allenatori, dal macellaio al parucchiere. E poi c'è chi fa questo lavoro con certe competenze. E Marco è uno di questi, è un allenatore che ha fatto strada, ha passato momenti difficili ma merita la Serie A. Ho rubato con gli occhi qualcosa anche da lui, è stato uno dei miei riferimenti per certe situazioni di gioco.

Il problema dell'atteggiamento affrontato ieri da Jesus e Fazio, come si lavora su questo aspetto? In Champions si ritorna se in campionato si fa bene...
Ha detto la cosa più giusta di tutte. Che ripeto continuamente e che deve spostare gli equilibri mentali di questa squadra, che deve approcciare a queste partite con più continuità. A Mosca abbiamo vinto ma l'ultima mezz'ora in superiorità numerica non mi è piaciuta per niente. Non è che non mi sia piaciuta per il risultato, non ricordo se in passato la Roma ha fatto risultati simili in Europa, è un motivo d'orgoglio. Ma il fatto di accontentarsi mi dà davvero noia in modo impressionante: le partite vanno chiuse e vanno vince convincento, prendendo sicurezza e forza e cercando di prevalere nettamente quando domini la partita. E' un aspetto mentale, non si deve smettere di fare quella corsetta in più che ti consente di metterti a posto. In campionato dobbiamo ritrovare tutto subito, non abbiamo tempo di ragionare troppo. Ogni partita va trattata nello stesso modo, punto e basta. Quindi la partita di domani va approcciata allo stesso modo, con o senza musichetta dela Champions. Magari la farà sentire alla squadra prima (ride, ndr). La prestazione è una cosa, il risultato è un'altra, non vanno analizzati allo stesso modo. In questo caso voglio una prestazione convincente per fare un ottimo risultato.

Domani sarà di nuovo il turno di Juan Jesus.
Si, potrebbe giocare di nuovo. E’ in ottima condizione, nelle partite in cui l’ho schierato mi ha dato sempre risposte importanti

 

 

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