Radice, il ricordo di Rizzitelli: "Un gentiluomo che fece innamorare Roma"

08/12/2018 alle 00:04.
radice

ADNKRONOS - «È la figura di un calcio che non c'è più. Dietro l'allenatore, e sappiamo tutti cosa ha fatto, c'era la persona: noi giocatori andavamo al campo per allenarci ma anche perché c'era lui che ti faceva ridere con le sue battute e i suoi scherzi». È il ricordo di Gigi Radice, scomparso oggi a 83 anni, dell'ex attaccante della Roma, Ruggiero Rizzitelli, suo giocatore in giallorosso nella stagione 1989-1990.

«Radice venne preso per una stagione da traghettatore prima dell'avvento di Ottavio Bianchi -prosegue Rizzitelli -, invece una volta arrivato a Roma fece innamorare noi giocatori e la tifoseria. La squadra fece una annata strepitosa, giocavamo al Flaminio perché all'Olimpico c'erano i lavori in vista dei mondiali del 1990. Fu una annata che doveva essere di passaggio e invece fece innamorare tutti». Rizzitelli racconta poi un retroscena legato all'addio alla Roma di Radice. «A fine anno era scritto l'arrivo di Bianchi, durante le vacanze estive io ero al mare e mi chiamò Cazzaniga, il suo secondo, per dirmi di convincere Radice che non voleva firmare per nessun'altra squadra perché era convinto di essere richiamato a Roma: era così innamorato della piazza che non voleva firmare con nessuno»

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