Raggi: chiesti 10 mesi di reclusione. Il pm: “Mentì per evitare dimissioni”

10/11/2018 alle 00:37.
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Dieci mesi di reclusione senza attenuanti. E’ questa la richiesta formulata dalla procura per la sindaca di Roma Virginia Raggi. L’accusa è falso in atto pubblico, in merito alla nomina di Renato Marra a fratello del suo braccio destro Raffaele, alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. Domani la sentenza.

Secondo la Procura di Roma Virginia Raggi “mentì alla responsabile dell’Anticorruzione del Campidoglio nel dicembre del 2016 e in base al codice etico dei 5 stelle, avrebbe dovuto dimettersi”. “Se la sindaca avesse detto la verità e avesse riconosciuto il ruolo di Raffaele Marra nella scelta del fratello – ha spiegato il procuratore Ielol’apertura di un procedimento penale a suo carico sarebbe stata assai probabile. Lei era consapevole che in casi di iscrizione a modello 21 (ovvero come indagata in un fascicolo penale, ndr) rischiava il posto è per questo mentì. Il codice etico fu modificato nel gennaio del 2017″.

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