Stadio Roma, Di Maio: "Il primo scontento sono io. Abbiamo tutte le risorse per superare questa situazione"

18/06/2018 alle 23:19.
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Sulla vicenda che ruota attorno allo , "il primo scontento sono io. Nelle intercettazioni ho letto che c'erano molte persone che andavano in giro a parlare a nome mio, altri che si autodefinivano 'il mio braccio destro'. Una roba alla 'Mi manda Picone', per citare il famoso film di Nanni Loy. Ma sono anche consapevole che abbiamo tutte le risorse per superare questa situazione". Lo dice il leader M5s Luigi Di Maio intervistato da Lucia Annunziata per l'Huffington Post. Soprattutto, aggiunge, "rimandiamo al mittente tutte le critiche di un'opposizione, che è coinvolta in prima persona nell'inchiesta".

Di Lanzalone "quello che è stato 'premiato' è stato il merito. Una persona che gestisce il concordato in continuità di una partecipata a Livorno che stava morendo in maniera brillante, e che a Roma viene individuata come riferimento dalla sindaca, va premiata, ma perché è il merito ad esserlo. Non c'è nessun premio politico". Lo dice il vicepremier e leader M5s Luigi Di Maio all'Huffington. "Non rinnego che Lanzalone sia una persona che ci ha dato una mano su dossier importanti. Ma quando si sfocia in un meccanismo per il quale le persone si accreditano usando il mio nome mi preoccupo, perché potrebbe valere per chiunque. In un ambiente tra l'altro a me estraneo. Non ho mai conosciuto , mai avuto niente a che farci, mentre da quel che leggo diceva di star facendo il governo per me" afferma ancora Di Maio che a proposito dei contatti quotidiani che avrebbe avuto con Lanzalone smentisce: "le tre volte al giorno è una cosa fuori dalla grazia di Dio. Ci sono stati periodi in cui ci sentivamo spesso, come quando ha contribuito alla stesura del nostro nuovo Statuto".

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