Parma, Manenti: "I bonifici sono arrivati, vado in Slovenia a seguire la situazione"

17/02/2015 alle 15:01.
manenti-roma-parma-15-02-2015

Lo stavamo tutti aspettando con ansia qui a Collecchio, ma oggi il neo presidente Giampietro Manenti non verrà al Centro Direzionale: “No guardi, non vengo a Collecchio, sto andando fuori Italia”, dice al telefono al portale dedicato al Parma Calcio, che curiosamente gli domanda: può dirci dove? La risposta è “In Slovenia”. La Mapi Group, come noto, ha sede a Nova Gorica: “Ieri sera c’è stato questo importante passaggio del bonifico internazionale, però è meglio se vado a seguire la cosa di persona là. Sì, ribadisco; i bonifici sono arrivati, il pagamento è stato eseguito, ma non dobbiamo perdere nulla e vado là apposta per snellire ulteriormente la cosa”. Stamani avete perso qualche pullmino che è stato pignorato dagli Ufficiali Giudiziari per una vecchia ingiunzione di Equitalia: “Ha detto bene: si tratta di una ingiunzione vecchia che è stata eseguita oggi, e che avevamo coscienziosamente ritenuto di non bloccare, dovendo fare delle scelte. Diciamo che preferiamo acquistarli nuovi venerdì… Quella pratica era già talmente avanzata, che, magari è brutto dirlo, ma non valeva neanche la pena di fermarla: quindi non ci siamo a rincorrere Equitalia. Non possiamo rincorrere i fantasmi. Adesso le cose importanti sono ben altre e apposta le sto seguendo personalmente in prima persona”. Oggi a Collecchio è atteso l’incontro tra i calciatori e l’AIC, sul delicato tema della messa in mora: “Io sono tranquillo: loro hanno seguito la cosa passo passo, anche perché ho sempre parlato con loro chiaramente senza mai nascondere nulla e anzi mostrando loro certezze in modo documentale a Roma, dove sono stato viaggiando con loro, anche se ancora mancava il passaggio italiano, avvenuto ieri. Quindi sono convinto che i ragazzi non procederanno con la messa in mora, poi, logicamente, può succedere di tutto. Pur avendo fatto una vera e propria corsa contro il tempo sapevamo che risultava difficile esser pronti per il lunedì, anche perché le certezze ci erano arrivate solo in serata”. Donadoni è arrivato a Collecchio poco prima delle 13, ma non ha neppure abbassato i finestrini della sua auto, infilandosi nel centro sportivo, dribblando le telecamere. Intanto filtra che i giocatori, attesi per la seduta pomeridiana, sarebbero propensi a concedere ulteriore fiducia alla società, al di là della scadenza della dead line. Come testimonia il pignoramento dei pullmini di oggi per la vecchia pratica Equitalia, rimangono aperte molte posizioni con i fornitori: se da un lato l’eventuale messa in mora dei giocatori non prelude a un fallimento, paradossalmente possono essere più pericolose le posizioni dei fornitori, che avanzano ingenti somme e che dopo esser rimasti a lungo inermi secondo qualche organo di stampa particolarmente falco potrebbe trovare coraggio per presentare delle istanze ora. Ma anche su questo Manenti dispensa ottimismo: “Ieri abbiamo chiamato alcuni fornitori a Collecchio e abbiamo parlato con loro direttamente, tranquillizzandoli fissando nuove scadenze. Il pignoramento di oggi come immagine non è il massimo, me ne rendo conto, però, come ripeto, quella cosa era già in stato avanzato e non valeva la pena intervenire”.

(stadiotardini.it)

VAI ALL'ARTICOLO

Clicky