Adesso Ljajic gioca, segna e alla Roma chiede più spazio

24/11/2014 alle 08:17.
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GASPORT (A. PUGLIESE) A volte le luci si accendono all’improvviso e il sipario si alza, senza quasi accorgersene. E capita che ti trovi lì, al centro della ribalta. Devi improvvisare, senza perdere tempo, sfruttando al massimo tutto il talento. Adem ci è riuscito e su quel palco ci si ritrova ora, dopo aver ballato per un anno e mezzo tra l’anticamera dei camerini ed il purgatorio delle prove. E ora che al centro della scena c’è lui, ci vuole restare a lungo. «Se gioco con continuità, posso fare la differenza», è l’appello lanciato a Bergamo, a fine gara. Ora bisognerà vedere come lo accoglierà , che — comunque — fin qui ha sempre avuto parole di grande elogio per lui.

DA VINCENZO A RUDI Già, la continuità, quella che non ha trovato mai fino in fondo, se non per un periodo con Montella, alla . «Lui è l’allenatore più bravo di tutti, mi ha fatto maturare. Un giorno spero di tornare a lavorarci insieme», ha detto Adem giorni fa. In attesa di scoprire come andrà a finire in futuro, per ora deve accontentarsi di lavorare con . Ed è comunque un bell’accontentarsi, visto che il francese lo ha sempre pungolato, anche se poi di occasioni non gliene ha date tantissime, nonostante sappia fin dalla tournée americana che questo per può essere un anno decisivo. Lo ha capito da come si allena, da quanto impegno ci mette, da co- me si approccia ad ogni cosa. Quel talento, insomma, aveva solo bisogno di essere accarezzato nel modo giusto per farlo venir fuori, un po’ come si fa con una lampada magica.

GERARCHIE NUOVE Adesso, probabilmente, sarà una risorsa in più, per alcuni versi anche problematica, visto che nel progetto iniziale gli esterni titolari dovevano essere Gervinho ed , con capace di dare quell’equilibrio difensivo che non appartiene invece ad Adem. Insomma, dei quattro laterali d’attacco, per un motivo o un altro, nelle gerarchie era destinato ad essere il quarto. Ma bene così, sempre meglio averceli questi problemi, considerando che quel quarto posto oggi non gli appartiene più. Del resto, poi, se si vanno a vedere anche le statisti- che, non solo è il miglior marcatore della Roma in campionato (4 gol, proprio come , ma con una media-gol migliore del marchigiano), ma è anche quello con cui la Roma — dal via — rende meglio: 6 vittorie e un pareggio in sette partite. E ogni volta che segna, ringrazia Dio. «Lo faccio sempre, è la mia dedica».

NEL FREDDO DI MOSCA Adesso dovrà capire anche come sfruttare al meglio domani sera, in quel di Mosca. Il Cska viene da un pareggio e due sconfitte nelle ultime tre partite di campionato e domani ha un grande dubbio, il centrocampista svedese Wernbloom. Se opterà per il , lui e Gervinho dovrebbero essere le frecce all’arco di . Se doves- se invece optare per il 4-4-2 e una squadra più compatta, Adem potrebbe servire in corsa, a meno che il francese non gli chieda un sacrificio in più, an- dando a fare l’esterno di centro- campo. In ogni caso, ora sa che può contare su un giocatore diverso. Nel cuore, nell’animo e anche nello spirito.

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