ROSELLA SENSI: "La mia famiglia non mangia con la Roma. Potrebbero esserci altre cessioni. Mai vicini a vendità società." (AUDIO)

10/08/2009 alle 12:12.

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«De Rossi non è e non sarà in vendita, non stiamo smantellando». Lo ha detto il presidente della A.S. Roma, Rosella Sensi, in un incontro con la stampa al Sun Bay Park Hotel di Civitavecchia

«Ho voluto questo incontro per fare chiarezza in un momento di apparente difficoltà.

« non è e non sarà in vendita, non stiamo smantellando». Lo ha detto il presidente della A.S. Roma, Rosella Sensi, in un incontro con la stampa al Sun Bay Park Hotel di Civitavecchia

«Ho voluto questo incontro per fare chiarezza in un momento di apparente difficoltà. Faccio mea culpa se fin'ora non c'e stata chiarezza. È un anno che ricopro la carica di presidente, anche se presidente rimane mio padre», ha spiegato Rosella Sensi. «Forse potrei parlare di aspettative maggiori rispetto agli obiettivi raggiunti la scorsa stagione - ha aggiunto il presidente della As Roma - volevamo andare in ma non ci siamo riusciti. Io sono ipercritica, difficilmente mi faccio complimenti e accetto le critiche quando sono tali, ma non gli insulti e le calunnie»

Ma Rosella Sensi avvisa i tifosi della Roma: «potrebbero esserci altre cessioni». Ma la presidente della Roma ha subito precisato che saranno «finalizzate al completamento della rosa. Quindi se ci saranno altre partenze, poi ci saranno anche degli arrivi».

Quindi la Roma farà movimenti anche in entrata? «Se comprare vuol dire prendere Ibrahimovic - ha sottolineato la presidente - la Roma non se lo può permettere. Le nostre scelte sono compatibili alle nostre possibilità, e sono scelte strategiche e non cessioni eccellenti».

«La mia famiglia non mangia con la Roma. Mio padre non ha mai preso dalla Roma, ha sempre dato. Anche perchè amava in modo folle questa squadra».

«Prenderemo in grande considerazione chi si presenterà con un progetto e amerà veramente la Roma. Evidentemente finora non è successo».

«Il 5 maggio noi tre sorelle abbiamo scritto una lettera congiunta e siamo disponibili ad ascoltare chiunque presenti un progetto serio. Lo abbiamo fatto con Fioranelli e non è andata come qualcuno sperava: non siamo mai stati vicini alla cessione».

«Il margine decisionale è della nostra famiglia» ha aggiunto la Sensi. Quanto alla cessione di Alberto Aquilani, venduto al Liverpool, il presidente della Roma ha detto che «è stata una cessione sofferta. Meritava un grande club»

«La Roma è della famiglia Sensi. Abbiamo ascoltato il progetto di Vinicio Fioranelli, ma non siamo mai arrivati vicini alla cessione della società». E inoltre: «Soros - ha aggiunto Sensi - ha confermato che lo scorso anno non era interessato alla Roma. Sul giornale 'Il Sole 24 Ore' di qualche mese fa  è stato lo stesso Soros a dire di non essere mai stato interessato a trattare e quindi non si è mai arrivati ad una conclusione anche in questo caso. Ma siccome c'è un'indagine della Consob in corso, di queste cose non posso parlare finchè non sarà stata chiusa. Poi terrò un'apposita conferenza stampa in cui spiegherò tutto, e sarò più chiara». «Che ci fosse una trattativa anche con gli arabi - ha detto ancora la presidente della Roma rispondendo ad un'altra domanda - a suo tempo lo abbiamo smentito con un comunicato». Ma se tutto ciò non è vero allora perchè non ci sono state iniziative, anche legali, nei confronti dell'avvocato italo-americano Joe Tacopina che di queste cose aveva parlato? «In questo siamo mancati - ha risposto la Sensi - ma è una cosa che è nell'ordine di ciò che dobbiamo fare».

Sullo stadio. «Abbiamo individuato l'area per la realizzazione del . Non è un'area di proprietà della famiglia Sensi».

Sul rinnovo del contratto di . «Francesco non ha ancora firmato, è un investimento ma c'è anche qualcosa di sentimentale»

Su Prokhorov. «Dell'interesse di Prokhorov non ne so nulla. La banca mi avrebbe informato se fosse stato concreto».

 

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