Osvaldo, nel nome di Batigol

23/12/2011 alle 09:21.

CORSERA (G. PIACENTINI) - In pochi mesi è riuscito a far ricredere gli scettici, che lo avevano bollato come un bidone ancora prima che mettesse piede a Roma. Daniel Pablo Osvaldo, marchigiano (il suo bisnonno è originario di Filottrano, un paese in provincia di Ancona) nato a Buenos Aires — il suo slang è il più divertente che si possa ascoltare a Trigoria — è tra le note più positive della Roma di L

«In sei mesi sono cresciuto come uomo e come calciatore», ha dichiarato al termine della gara contro il . Vero. Perché da quando è arrivato nella capitale Osvaldo ha dovuto affrontare più di una sfida. La prima è stata quella con chi lo ha preceduto. «Come si fa a cedere Vucinic a 15 milioni e prendere Osvaldo a 18?». È stato questo il ritornello che lo ha accompagnato durante le sue prime uscite, quando in tono ironico veniva chiamato «Er cipolla», a causa della sua pettinatura. Soprannome che Osvaldo non deve aver apprezzato più di tanto perché, oltre a cominciare a segnare con continuità, si è sciolto i capelli per somigliare a quello che era il suo idolo da bambino, Gabriel Omar Batistuta, al quale dopo ogni gol dedica una mitraglia.

Qualche buccia di banana però l'ha calpestata: la prima è stata la maglia «Vi ho purgato anche io», mostrata nel derby. La seconda, molto più grande, è stata la rissa con Lamela negli spogliatoi del Friuli e la conseguente «» da parte di Luis Enrique. Da quell'episodio poteva finire stritolato, ne è invece uscito rafforzato. La sua reazione si è vista in mezzo al campo: con i gol a e , ma soprattutto con la prestazione contro la , dove per la prima volta ha fatto vedere cosa intende Luis Enrique quando dice che vuole vedere una squadra che attacca e difende in undici.

Tra i più penalizzati dal suo exploit c'è Marco Borriello che un anno fa, di questi tempi, aveva segnato 12 gol e riconquistato la maglia azzurra. Ora anche quella gli è stata sfilata da Osvaldo, che è riuscito a convincere anche Cesare Prandelli, un altro che lo aveva prematuramente bocciato a Firenze. Anche per questo Borriello andrà via dalla Roma a gennaio. Lo vuole la , che sembra pronta a pagargli il lauto ingaggio (5.4 milioni lordi) e offrire alla Roma un milione per il prestito e otto per il riscatto (che però a Torino non vogliono obbligatorio). La Roma preferirebbe cederlo all'estero (Tottenham o Marsiglia). Rimarrà per i prossimi cinque anni Leandro Greco, che ha trovato l'accordo (500 mila euro l'anno più bonus) per prolungare il suo contratto in scadenza. In attesa di quello di

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