IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Vi ringrazio tutti. Per limpegno. Mi è piaciuto il vostro atteggiamento in campo. Siamo sulla strada giusta e anche il pubblico è con noi, ha capito quello che stiamo facendo». Luis Enrique, e non solo metaforicamente, batte le mani insieme con il suo staff ai giocatori giallorossi, ieri mattina alla ripresa degli allenamenti. Il suo breve discorso, concordato con il mental coach Antonio Llorrente, serve per far crescere lautostima dei singoli, tener alta lattenzione sul lavoro di ogni giorno e rafforzare la convinzione nel progetto tecnico-tattico. Ma se Lucho, a parole, elogia la squadra per la prestazione contro il Cagliari, nei fatti, comincia a pensare a Inter-Roma, con lintenzione di puntare sugli uomini più pronti
Luis Enrique, ancora senza successi dopo tre partite, non si potrà, però, più permettere di aspettare i giocatori che sono in chiara difficoltà. A cominciare da Bojan, lo spagnolo che lallenatore di Gijon ha voluto fortissimamente in giallorosso. Il piccolo giovane centravanti è out proprio allinizio della nuova settimana: il suo allenamento, colpa un affaticamento muscolare al flessore (oggi, se non migliorerà, gli accertamenti), finisce presto. E con Bojan anche Osvaldo rischia di scendere dalla giostra del gol dopo la prima partita. Motivi diversi spingono, momentaneamente, i due attaccanti fuori della formazione titolare: lo spagnolo per una questione più mentale che tecnica, litaloargentino perché in ritardo con la preparazione, come se allEspanyol, durante lestate, avesse fatto poco. Anche Osvaldo, proprio come Bojan, è rinforzo chiesto da Lucho, con la nuova proprietà costretta, una volta saltata la negoziazione per Nilmar, a pagarlo più di quanto aveva messo in preventivo. Non farlo partire titolare a Milano, sabato sera, potrebbe essere decisione utile a salvaguardare il giocatore che, visto domenica contro il Cagliari, non è ancora presentabile in un campionato complicato come la nostra serie A. Largo in attacco, a Borriello e Borini, il senatore e la sorpresa, con Totti confermato. Lalternativa al capitano può essere Lamela che sta forzando i tempi, dopo un paio di settimane di inattività.
A centrocampo, dove solo De Rossi è certo di partire dallinizio, Luis Enrique deve scegliere se insistere su Perrotta e Pjanic (ieri assente: ha avuto un permesso per andare in Francia per preparare il trasloco) o dare fisicità al reparto con lingresso di Gago che si è presentato bene per personalità e lucidità. In difesa, con la squalifica di Josè Angel, almeno due innesti. A destra Cicinho, rientrato in gruppo, punta a riprendersi il posto. Cassetti a ritrovarlo, dopo lesclusione di domenica: ha qualche chance al centro (lì lo vede Lucho), anche se Heinze è andato bene (in più Juan sta meglio e Kjaer chiede spazio). A sinistra la prima alternativa è Taddei, provato ieri mattina, ma anche Heinze è una certezza.