A Roma tutti ti danno come prossimo acquisto. Cosa c’è di vero?

“La Roma ha chiesto di me al mio procuratore, però ad oggi non c’è nulla di concreto. Tra virgolette sono solo voci perché io ho preso un po’ di tempo per decidere cosa fare del mio futuro”.

Perché devi pensare cosa fare, c’è qualche altra squadra con un progetto diverso?

“Qualche altro club che ha chiesto di me c’è, per questo voglio valutare bene quale sarà la mia funzione nella futura squadra. Per esempio se la Roma mi prende, devo capire se lo fanno per puntarci oppure se sarò uno dei tanti. E’ questo che voglio valutare bene”.

Si parla anche di Milan, di Juventus cosa c’è di vero?

“E’ vero in parte. Alcune formazioni hanno chiesto di me come ha fatto la Roma”.

Il modulo è una componente che molto inciderà sulla tua scelta?

“E’ una parte rilevante perché per un calciatore che gioca sull’esterno come me è importante sapere come gioca la futura squadra. Per esempio se c’è un allenatore che applica il 4-3-1-2 io avrei poco spazio. Questo è quello che voglio valutare bene, quindi bisognerà vedere se resterà Spalletti”.

Quindi al futuro di Spalletti è legato anche il Suo.

“Si (sorride, n.d.r.) è Spalletti che si è interessato a me e che ha fatto il mio nome alla Roma, indicandomi come potenziale rinforzo per il prossimo anno”.

Che giocatore sei. Puoi descriverti?

“Sono un esterno altro che preferisce giocare a sinistra, che ama puntare l’avversario per cercare di creare la superiorità numerica o accentrarsi per tirare in porta”.

L’ipotesi di giocare con Francesco Totti?

“Dire che è una bella cosa è riduttivo. Io fino a quattro anni fa giocavo in serie D, pensare che la Roma oggi si interessi a me è una bella cosa. Probabilmente se me l’avessero detto qualche tempo fa mi sarei messo a ridere. La Roma è senza dubbio una delle quattro formazioni più forti d’Italia anche se quest’anno ha avuto qualche difficoltà”.

La non qualificazione in Europa League potrà incidere sulla sua decisione?

“No. La Roma è la Roma a prescindere dalla coppa Uefa o meno. Magari l’anno seguente riuscirà ad entrare in Champions”.

Giocare all’Olimpico?

“Tre anni fa, quando militavo nell’Ascoli, ho visto lo spettacolo dell’Olimpico quando gioca la Roma”.

Il Bari sta provando a trattenerla?

“Si il discorso è aperto perché, come ho detto, voglio pensarci bene. A fine campionato valuterò il da farsi. Non escludo quindi di restare a Bari soprattutto se resterà il Mister (Conte, n.d.r.) e la società avrà delle ambizioni”.

Hai parlato con qualcuno della Roma?

“No, io ho parlato solo con il mio procuratore che a sua volta, credo, che abbia parlato con il DS giallorosso”.