Pizarro si riprende la Roma

21/08/2010 alle 11:36.

CORSPORT (P. TORRI) - Non gioca una partita ufficiale dall’ultima del passato campionato. Il precampionato lo ha seguito da spettatore interessato e anche un po’ incazzato per quel ginocchio che doveva guarire in tre settimane e invece era sempre lì a farlo tribolare, un prolungamento di prognosi che non ha fatto piacere neppure a Ranieri. Non può avere i novanta minuti nelle gambe

PRONTO - Ranieri non ha ancora deciso se mandarlo in campo dall’inizio, in ogni caso il cileno c’è, pronto a giocare, a ripren dere in mano la Roma, come vuole il suo allenatore che ha fatto capire in tutte le maniere che può rinunciare a tutto, ma mai al suo piccolo, grande cileno. Anco ra lui, ancora contro la sua vecchia e neppure tanto cara Inter, un anno ad Ap piano Gentile, più spettatore che gioca tore, lasciamoci così senza rancore: «Ma non è questo che per me rende diversa la sfida con l’Inter. La ragione è un’altra, Inter e Roma, Roma e Inter in questi ul­timi anni sono state le duellanti, con lo ro ci siamo giocati sempre tutto, hanno vinto loro in campionato, ma noi l’idea, prima o dopo, di strapparglielo quello scudetto non l’abbiamo abbandonata. Questa Supercoppa vorremmo vincerla, augurandoci che sia solo l’antipasto del la sfida in campionato. Io sono a dispo sizione, non vedevo l’ora di esserlo. Non ho i novanta minuti nelle gambe, non posso averli, ma sono qui, a disposizio ne, pronto per giocare» .

I PROBLEMI - E’ stata un’estate piuttosto tormentata quella che ha vissuto il cen trocampista intorno al quale, testa e piedi, funziona il gioco giallorosso. Più tormentata pure di quello che era stato preventivato, previsto, garantito. C’era un ginocchio da rimettere in sesto. Il problema aveva il nome di condrite, in fiammazione della cartilagine del gi nocchio. Roba seria, se non si sta atten ti, per maggiori delucida zioni chiedere a Doni. Si era deciso di intervenire alla fine del passato cam pionato. Percorso scelto, i fattori di crescita. Due ap plicazioni: una subito do po la conclusione del cam pionato passato, la secon da nei primissimi giorni di ritiro, da qui altre tre settimane e sarai a posto, lo dissero pure a Ranieri. Ne sono trascorse il dop pio. Potete immaginare come i due protagonisti abbiano metabolizzato quelle tre settimane: « Pensavo di essere a po sto prima, ho fatto due sedute di fattori di crescita, sono delle infiltrazioni, nep pure dolorose, immaginavo di potermi presentare a Milano con qualche parti ta nelle gambe. Invece non è andata co sì e la cosa logicamente non mi ha fat to piacere. Conto di essere quasi al top per la prima di campionato che gioche remo all’Olimpico contro il Cesena. Quest’anno vogliamo partire bene, do­dici mesi fa nelle prime due gare bec cammo sei reti, conseguenza zero in classifica. Andatevi a rivedere la classi fica finale dell’ultimo campionato e poi ditemi se senza quelle due partite... » . Eh già, perché per lui la sfida all’Inter non finisce mai.

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