ATALANTA-ROMA: le pagelle

24/02/2013 alle 16:53.

Una Roma terrestre, svincolata da precetti, spala ordinatamente la neve dell'Atleti Azzurri d'Italia fino ad arrivare ai tre punti in trasferta che, in campionato, mancavano dal 2 dicembre scorso a Siena. La testa (metaforica) di Pjanic nel primo tempo e quella di Torosidis (stavolta nel senso stretto del termine) portano i quarantesimi punti del campionato e la

STEKELENBURG 6.5 - Se chiamato a fare semplicemente il , dimostra di avere ancora argomenti validi: blocca Bonaventura in uscita, per la gioia di Burdisso soprattutto, poi smanaccia il colpo di testa di Lucchini.

PIRIS 6.5 - Colantuono consiglia a Denis di andarsi a sistemare dove dimora il meno possente della difesa romanista ma il paraguaiano supera il complesso fisico scegliendo l'anticipo e al capitano dell'Atalanta restano ossi di pallone.

BURDISSO 6 - Amministra il Ministero della Difesa dalla posizione più privilegiata, dovendo intervenire solo in caso di necessità in seconda battuta e, per merito delle sentinelle al fianco, questo avviene raramente.

MARQUINHOS 6.5 - I due gol arrivano entrambi dalla parte opposta e non è un caso. Sulla porzione del brasiliano la neve rimane compatta sul terreno di gioco perché nessuno riesce ad avvicinarvisi.

7 - La manica corta è il manifesto di una personalità d'acciaio. La dimostra rimettendo subito in carreggiata dopo aver inciampato nell'azione che diventerà il 2-2 dell'Atalanta, fino a rimettere a posto le cose col colpo di testa definitivo.

BRADLEY 6 - Si aggira al fianco del più dotato compagno, pulendogli l'aria e spazzandogli la neve al fianco. Un bodyguard al servizio delle star.

7.5 - La prova che la tecnica può battere le condizioni climatiche. Due centimetri sopra il terreno innevato offre assist a ripetizione, nel frattempo spedisce il pallone alle spalle di Consigli con una punizione perfetta. Da quel momento, si sceglie di giocare con quello arancione, credendo che così fosse più visibile agli altri. Scopriranno banalmente che è il bosniaco a farlo comparire e scomparire secondo la sua volontà. DAL 71' SV - Venti minuti in una Roma che riportava in luce le ripartenze che furono di Spalletti.

BALZARETTI 6 - Non lascia mai il binario stabilito, rimbalzando dalla metà campo in su, perché dietro basta un diciottenne brasiliano a fare da guardia.

LAMELA 5.5 - La neve gli imbratta il palcoscenico e la sua esibizione ne risente, inevitabilmente. Osvaldo non lo ispira granché coi movimenti, ma Erik sbaglia anche il potenziale 4-2 nel finale. Quando già aveva deciso di chiudere col pallone fra i piedi e fa venire gli occhi lucidi sostenendo senza imbarazzo il paragone con l'illustre compagno squalificato...

MARQUINHO 6.5 - Spunti pregevoli, un gol, lentezza di pensiero, errori in appoggio: il brasiliano mescola tutto confusamente in un'ora comunque positiva. DAL 63' PERROTTA 6.5 - Di corsa, si prende la partita sotto braccio aiutando la Roma a ribaltare l'azione e regalando anche il finale in superiorità numerica con l'espulsione di Contini.

OSVALDO 5 - Parte con l'handicap di un infortunio nel riscaldamento che finisce per invalidargli la prova. DALL'83' TACHTSIDIS - Una decina di minuti, incluso il recupero, per sincerarsi che la vita continua, anche senza il suo padrino calcistico che lo ha condotto fin qui.

ANDREAZZOLI 6.5 - Parte con Marquinho sulla linea di Lamela, lasciando però in sofferenza numerica il centrocampo. Poi ripara con Perrotta al posto del brasiliano componendo un compatto 3-5-2 e chiude senza attaccanti ma con tre incursori che riportano agli anni in cui era vice. Il gioco è ancora in fase di caricamento, ma intanto ottiene punti e buon umore. Mica poco, quest'anno.

Mirko Bussi

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