La rabbia di Totti: "Ci picchiavano"

03/01/2013 alle 08:44.

CORSPORT (A. GHIACCI) - E' rimasto in panchina per quasi tutta la partita. Prevedibile, visto l'affaticamento accusato negli ultimi due giorni, quando si è tornato a far sentire il fastidio al flessore destro alto, tra la coscia e il gluteo. Poi, però, q

VOGLIA - (...)   aveva indicato quello che secondo lui era il più aggressivo tra gli avversari: «Io entro, ma fate uscire il numero cinque... (tale Bernard, giocatore dal fisico impressionante, ndr)». E invece ha avuto da ridire con il numero tre, Mbengue, per il quale dopo un paio di interventi duri reciproci il numero dieci giallorosso ha rimediato il per un buffetto: «Eravamo nervosi, perché ci picchiavano» ha detto prima di imbarcarsi per Fiumicino. Poco conta: a ci sarà e questa è la cosa più importante per tutti coloro che tengono alle sorti della Roma.
 
DUREZZA -  a fine partita si ferma per dare la sua impressione. Arriva la conferma che in campo il test si è fatto sentire, soprattutto per via dell'impegno messo in campo dall'Orlando : «Sapevamo che l'avrebbero messa sul piano della grinta ma noi siamo stati bravi a giocare a calcio e a superarli con le nostre armi migliori». Poi si passa alla stanchezza e ai possibili effetti negativi che il fuso orario potrà avere da oggi a domenica, quando riprenderà il campionato con l'ultima giornata del girone di andata. In ballo, a , c'è il possibile sorpasso giallorosso e il quinto posto in classifica. non è uno che si ferma facilmente: «Stiamo bene, lo abbiamo dimostrato. Sappiamo giocare bene e tenteremo di fare le stesse cose anche al San Paolo. No, non ci arriveremo stanchi». Il centrocampista pensa anche a chi in Florida non è arrivato, vale a dire Osvaldo: «Abbiamo saputo che stava poco bene, purtroppo. Lo abbiamo sentito e gli abbiamo fatto gli auguri. Lo aspettiamo a Roma, credo che arriverà più carico di noi». (...)

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