Un zucchero

12/12/2012 alle 11:07.

IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Si sente "Su di noi" all’Olimpico quando entra in campo la Roma per il riscaldamento. Un po’ fa ride, e un po’ non si può cantare che "su di noi nemmeno una nuvola" in questo Roma-Atalanta liscio liscio 3-0: ci sono una gomitata e un arbitro di troppo. E se l’arbitraggio di Russo è fuori tempo massimo, nel senso che avrebbe dovuto smettere di arbitrare dopo la partita di Brescia di un paio di anni fa



Si sente "Su di noi" all’Olimpico quando entra in campo la Roma, un po’ fa ride e un po’ si può cantare che la "Roma è una favola": quinta vittoria consecutiva contro una squadra che in campionato ci aveva fatto soffrire e che in questa coppa ci ha buttato fuori sempre una volta di troppo. Con due pupi in campo (oltre a quello nell’altoparlante) come Lopez e Romagnoli, in 50’ con una prova semplice, lineare e per certi versi esemplare (almeno per un tempo, il tempo di giocare). Dall’Atalanta incontrata a ottobre all’Atalanta incontrata ieri, la Roma ha vinto 8 partite su 11, segnato 29 gol, trovato gioco e praticamente tutti i suoi giocatori, in particolare quello che ancora deve più di tutti ritrovare. Non è un paradosso, né un gioco di parole: . Proprio con l’Atalanta venne escluso e bacchettato da Zeman, con l’Atalanta ieri ha ritrovato il posto e una fascia da .

C’è qualcosa di enormemente simbolico in questo Atalanta e ritorno di un centrocampista che se si "affiata tatticamente" diventa quello che porta la Roma al largo (lui è il mare o no?). Alla faccia di tutti quelli che lo stanno bocciando, triturando, dimenticando, strumentalizzando. D’altronde in questa piazza fino a praticamente all’altro ieri (è appena appena un modo di dire, guardate i commenti fino all’intervallo della partita di Siena) era diventato un dato scontato che non era zemaniano, non poteva giocare, non era proprio un giocatore, magari era un vero e proprio impostore.

Invece è un giocatore totale, quando gioca e tocca (roba da Cyrano) è come il prosciutto di Verdone: "un zucchero". Di più dolce c’è solo un’altra cosa. Perché oltre il 3-0, la qualificazione, le gomitate, le fasce, le vittorie, le promesse, le sperimentazioni, il dato di ieri è esclusivamente un altro. Quello dei paganti: 9.769. Loro sono la prova e la speranza che un altro mondo è possibile. Ma proprio un altro da quello dello spread, delle banche, del profitto, delle discoteche, dei tronisti, delle speculazioni. 9.769 persone a 2 gradi e con la Roma in televisione dovrebbero costituire il prossimo Parlamento della Repubblica. 9.769 persone (quelle 9.769 persone) a martedì sera sono una canzone. Su di loro nemmeno una nuvola, l’amore è una favola.

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